sabato 23 dicembre 2017

Recalcati per noi!



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Non si tratta di una prenotazione del posto, ma di un sistema che serve perfare un po' di pubblicità ulteriore all'evento e per gestire al meglio la capienza della sala.

lunedì 18 dicembre 2017

Incomincio da...3


Incomincio da.. 3 è un importantissimo progetto per la prevenzione delle dipendenzegratuito, dedicato ai genitori dei bambini che frequentano l'asilo e i primi anni della scuola elementare e offerto dagli operatori del Servizio per le Dipendenze del Levante genovese e della Cooperativa Sociale Minerva.

Nasce nel 2009 all’interno di un programma di attività avente come tema la genitorialità finanziato dal Distretto Socio Sanitario XIII per il Piano Sociale Integrato, e viene "collaudato" dai genitori dell'ex Direzione Didattica di Quarto nel corso dell'a.s. 2009/2010. Alcuni di quei genitori hanno poi fondato il Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi, apportando esperienze e conoscenze che continuano a dare i propri frutti.

Un'iniziativa, dunque, nata e testata proprio sul nostro territorio e che resta sempre una grande opportunità per chi, "di mestiere", fa la mamma o il papà. 

Anche quest'anno il progetto si ripropone nel nostro Istituto, che lo ha considerato così fondamentale per l'educazione genitoriale da inserirlo nel Piano dell'Offerta Formativa. 
Nei prossimi giorni ai genitori delle scuole d'infanzia e primarie dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi verrà distribuito il materiale informativo dell'ottava edizione di Incomincio da...3, che si concretizzerà in 4 incontri, della durata di circa 2 ore ciascuno, per piccoli gruppi di genitori condotti dalle responsabili del progetto. Le tematiche affrontate sono:
PRIMA - anticipazione dei comportamenti e non rispetto delle tappe evolutive.
TUTTO E SUBITO - l'epoca della tirannia e dei piccoli imperatori. Le regole.
A TUTTI I COSTI - educati a vincere e pronti per "giocare".
PRECOCEMENTE - sessualizzazione precoce. Educare alla sessualità.

E' prevista un'assemblea di presentazione nel corso della quale Cristiana Busso e Roberta Facchini illustreranno come il progetto è pensato e strutturato. 

Per iscriversi all'incontro di presentazione è sufficiente compilare il form on-line che trovate qui, oppure utilizzare il modulo cartaceo che verrà consegnato dai docenti delle scuole. 



venerdì 15 dicembre 2017

CDI. TERZO INCONTRO 2017/2018

Quello che state per leggere non è il verbale dell'ultima sessione di lavoro del Consiglio d'Istituto e su questo blog non sono mai stati pubblicati i verbali del Consiglio d'Istituto. Questo è semplicemente il resoconto, parziale e soggettivo, di ciò di cui si è discusso ieri, rispettando l'impegno di comunicazione e informazione che i genitori eletti nel 2015 si sono assunti nei confronti delle famiglie dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi di Genova


Il Consiglio si è riunito giovedì 14 dicembre 2017 presso la sede dell'I.C. Quinto Nervi. Presenti 15 consiglieri su 19, più la  DSGA, dott.ssa De Rosa, che ha illustrato i primi due punti all'ordine del giorno. 

1) Programma Annuale E.F. 2018
Il "bilancio di previsione" per l'anno 2018 ricalca la situazione dell'anno che sta per concludersi per quanto riguarda le entrate e le uscite. Si tratta di un bilancio complesso perché l'Istituto ha in attivo numerose attività e progetti, sia in orario curricolare che extracurricolare, e tutto questo lavoro si riflette inevitabilmente sulla rendicontazione e sulla programmazione delle risorse economiche. Giusto per fare un esempio, l'aver incrementato la dotazione tecnologica di tutte le scuole del Comprensivo ha comportato un aumento intenso degli interventi di manutenzione: attualmente sono presenti 27 lim (di cui 20 acquistate nell'ultimo triennio) e mediamente ogni anno circa 3 o 4 lampade da videoproiettore vanno sostituite.
La Scuola sostiene spese di varia natura e, tra le entrate, sempre fondamentale risulta il contributo dei privati.
Nelle novità per l'anno 2018 la dott.ssa De Rosa segnala una recente nota di assegnazione per €7.000 da parte del MIUR a parziale rimborso dei famosi crediti attivi del 2006. Quando la somma verr
à erogata, verrà inserita nel P.A. e impiegata adeguatamente.
I finanziamenti statali per il funzionamento sono leggermente inferiori rispetto a quelli dell'anno scorso  (€12.475,79 del 2018 contro i €15.658,51 del 2017), ma comunque positivi e parzialmente integrati dal contributo INAIL per il progetto sul diario della sicurezza e dal finanziamento MIUR per il progetto atelier creativi.
Dei finanziamenti da parte degli enti locali non mette conto parlarne (nulla dalla Regione e €6.200 dal Comune per cancelleria e telefono), mentre  €5.150 entrano alla scuola dai vari contratti di concessione dei locali. Ah! ci sono anche €10 di interessi bancari!
Per quanto riguarda il contributo volontario delle famiglie, esso costituisce una risorsa importante per il bilancio scolastico e anche quest'anno si attesta su percentuali di contribuzione molto alte, grazie anche all'intervento di comunicazione svolto dal Comitato Genitori nel corso dell'autunno. I versamenti da parte dei genitori delle scuole d'infanzia non sono ancora a livelli ottimali e questo potrebbe pregiudicare lo svolgimento del corso di psicomotricità, ma il Dirigente confida nei... ritardatari.
Le uscite riguardano quasi unicamente il funzionamento amministrativo e soprattutto didattico, quest'ultimo suddiviso in molti progetti con le relative voci di spesa; giusto per dare alcuni indicatori: €18.513,83 per il Progetto Lingue, €9.536,26 per il Progetto Biblioteca,  €11.307,09 per il Progetto Primaria (Coro, Arte e Teatro), €31.465,28 per i Viaggi d'Istruzione, €4.623,18 per il Progetto Infanzia, ecc.
Il Consiglio d'Istituto approva all'unanimità.


2) Variazioni al Programma Annuale 
La DSGA illustra una variazione di bilancio relativa alla cifra di €1.995 che la Scuola deve versare entro venerdì 22 dicembre a conferma della prenotazione per il viaggio d'istruzione in Francia delle classi 3A e 3C Durazzo. Il viaggio è stato approvato dal Collegio Docenti in data 12/12/17 e si sottopone ora al C.D.I. 
La variazione viene approvata in seguito all'approvazione del piano delle uscite didattiche (punto 5° all'o.d.g.).

3) Nuovo Protocollo Esame di Stato Scuola Secondaria di primo grado
E' legge da quest'anno scolastico il nuovo esame di terza media, stravolto sia nelle prove vere e proprie che nei criteri di valutazione degli studenti. L'Istituto Comprensivo, attraverso il lavoro di un'apposita commissione interna, ha elaborato il protocollo per la realizzazione dell'esame di stato 2018 e i nuovi criteri di valutazione per tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Il lavoro della commissione è stato valutato e approvato dal Collegio Docenti in data 12 dicembre u.s. e viene ora sottoposto al Consiglio d'Istituto.
A proposito del nuovo protocollo, il Dirigente sottolinea alcune situazioni che, in passato, creavano difficoltà agli studenti e alle famiglie e che la riforma dell'esame conclusivo del primo ciclo d'istruzione dovrebbe riuscire a risolvere.
Innanzitutto l'eccessivo stress dato da un numero elevato di prove scritte, sproporzionato all'età degli esaminandi, verrà ridotto sensibilmente (3 scritti anziché 5). In secondo luogo, la discrepanza tra il voto di ammissione all'esame e quello conclusivo, spesso più basso, dovrebbe attenuarsi. Essa era dovuta a vari fattori: le eventuali insufficienze venivano "sanate" a forza dal Consiglio di Classe, dato che non era possibile essere ammessi con voti inferiori al 6, e la media era calcolata tenendo conto anche del voto di IRC e di attività alternativa (questo impediva quasi di fatto che gli studenti venissero ammessi col 6). Questo voto di ammissione all'esame, che comunque teneva conto dell'intero percorso scolastico dello studente, veniva poi confrontato con altri 6 voti (le 5 prove scritte e l'orale), decisamente più suscettibili di... insuccessi dovuti al fattore emotivo. Insomma, ci sono le premesse per un esame più adeguato all'intero percorso di studio.

In soldoni, le prove scritte saranno: 
LINGUE (organizzata in una sezione per l'inglese e in una per il francese) - dà adito a un unico voto;
ITALIANO (3 nuove tipologie di testo) - dà adito ad un unico voto;
MATEMATICA (prova analoga a quella dello scorso anno) - dà adito ad un unico voto.
Conditio sine qua non: ogni studente dell'ultimo anno delle medie dovrà effettuare il test INVALSI, che si svolgerà secondo una tempistica ancora da definire a partire da mercoledì 4 fino a sabato 21 aprile 2018 e che riguarderà italiano, matematica e inglese. La prova verrà eseguita a pc in più sessioni equipollenti e non sarà valutata ai fini della media. Oltre a questa, si potrà non essere ammessi all'esame in caso di carenze gravi e diffuse, insufficiente maturazione nel metodo di studio (gestione materiale didattico, rispetto regole e compiti), insufficienti livelli nelle competenze trasversali, sociali e di cittadinanza.
Ruggieri chiede che vengano pensate e attuate più soluzioni di informazione sulla riforma a partire dai prossimi consigli di classe, durante i quali informare nel modo più chiaro possibile i rappresentanti di classe, ed eventualmente organizzando un'occasione di incontro scuola/famiglia dedicata all'argomento.
Il Consiglio approva all'unanimità.


4) Aggiornamento documenti e criteri per valutazione studenti
A partire da questo primo quadrimestre, il voto di comportamento viene sostituito dal giudizio di comportamento: Ottimo, Distinto, Buono, Discreto, Sufficiente, Insufficiente.
Gli indicatori per l'attribuzione del giudizio di comportamento sono:
1. Rispetto delle persone e delle cose
2. Diligenza nell'assolvimento di consegne e doveri
3. Collaborazione e responsabilità
Nei pagellini e nelle schede di valutazione, per tutte le classi delle medie, comparirà anche un giudizio globale e, ulteriore novità, sia alla fine della prima media che della seconda si potrà essere promossi anche con qualche insufficienza.
Il voto di ammissione all'esame sarà dato dalla media aritmetica di tutti i voti (esclusa IRC, attività alternativa e comportamento), comprese eventuali insufficienze che, come detto sopra, non verranno portate a 6. Nel caso la media sia un numero intero, quello sarà il voto di ammissione. Nei casi, decisamente più probabili, di voti con parti decimali, l'arrotondamento per eccesso o per difetto verrà stabilito dal Consiglio di Classe tenendo conto del giudizio di comportamento, del percorso triennale e dai «crediti didattici» dati dalla frequentazione delle lezioni di IRC o dell'Attività Alternativa.
In merito a questo, Ruggieri fa presente che sono poche le classi in cui i corsi di attività alternativa sono stati attivati, spesso  (ma non sempre) a causa di mancata scelta da parte delle famiglie; pertanto chiede che l'informazione in merito sia più precisa, dato che il corso di attività alternativa, a questo punto, diventa un'opzione da valutare con maggior ponderatezza.
Il Consiglio approva all'unanimità.

5) Approvazione piano uscite didattiche
Le proposte approvate dal Collegio Docenti sono davvero numerose e interessanti. I rappresentanti dei genitori apprezzano lo sforzo di concentrare le scelte per le classi delle scuole primarie, accorpando classi di plessi anche diversi in gite uniche: questo permette di contenere i costi oltre a consentire nuove esperienze di socializzazione.
Nel caso delle gite proposte per le classi 2G-2H e 3G-3H, proposte dalla docente R. Targani, al Consiglio spetta approvare delle deroghe al Regolamento d'Istituto che prevede gite scolastiche di massimo 1 notte per le classi seconde e di massimo 2 notti per le classi terze. Dopo ampia discussione, che ha tenuto conto sia degli aspetti positivi di proposte di gita così importanti (3 giorni all'isola d'Elba e 4 giorni presso la stazione sciistica di Lizzola), sia di quelli negativi, il Consiglio approva all'unanimità il piano con le deroghe richieste, ma rimanda al Collegio Docenti la questione di valutare, per il prossimo anno scolastico, la presenza di proposte che necessitino di deroghe al Regolamento. 

6) Proposta nuovo progetto “Tempo Prolungato“ Scuola Secondaria di primo grado
Il Dirigente presenta la proposta per la nuova classe a tempo prolungato dell'I.C. Quinto Nervi: 36 moduli orari (con due pomeriggi di rientro), strutturati in modo da avere la compresenza dei docenti di italiano e matematica per un'intensificazione delle ore di quelle materie (+3 ore di matematica e +5 ore di italiano).
Il Consiglio apprezza il progetto, che andrebbe a qualificare ulteriormente le medie accanto alle classi a indirizzo linguistico e quelle digitali.

7) Varie ed eventuali
Lorenzo Calza informa il Consiglio degli ultimi accordi tra la scuola e il Collegio Emiliani per l'incontro con il prof. Recalcati. L'incontro si svolgerà mercoledì 17 gennaio alle ore 15. 

mercoledì 6 dicembre 2017

Benessere in gioco


IL SOGNO DI TOMMI è un'associazione di promozione sociale genovese, legata all'Istituto Giannina Gaslini, che da molti anni si occupa di «sostegno», pratico e psicologico  a quelle famiglie che si trovano in condizioni di disagio, in particolare quelle con piccoli ricoverati in ospedale o in cura presso la propria abitazione: accompagnamento gratuito all'ospedale dall'Italia e anche fuori, laboratori ludico educativi "itineranti" per i bambini ricoverati, interventi di educazione domiciliare individualizzati per i bimbi lungodegenti, ecc.

Il Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi in più occasioni ha sostenuto iniziative organizzate dall'associazione, in particolare quelle volte a supportare il progetto BENESSERE IN GIOCO, che si occupa di bambini  «speciali» che si trovano in ricovero presso le unità di ematologia, oncologia e trapianto di midollo del Gaslini.
Un progetto davvero «speciale», totalmente gratuito, come per altro tutti gli interventi del Sogno di Tommi, che merita attenzione e aiuto. 

Venerdì 8 dicembre alle ore 17, presso la bella sala Berto Ferrari di Bogliasco, IL SOGNO DI TOMMI, con la collaborazione del Comune di Bogliasco e della Nuova Pro Loco bogliaschina, organizza uno spettacolo teatrale di autofinanziamento (ingresso a offerta libera), indicato per bimbe e bimbi dai 2 anni in su.




GIORGINO E LA STELLA COMETA, di Lazzaro Calcagno e Fiorella Colombo, con Fiorella Colombo e Sara Damonte, regia Lazzaro Calcagno.
La storia di un animaletto piccolo piccolo, il topino Giorgino, che viene scelto per il compito più grande: seguire la stella cometa e andare ad avvisare tutti gli animali della foresta. Ma la mamma gli ha sempre detto di non dare confidenza a nessuno, di non accettare pezzetti di formaggio dagli sconosciuti, di non disturbare gli animali più grossi di lui! Giorgino ha anche molta paura: nel bosco da solo? Come fare? Eppure il suo angelo custode gli ha parlato chiaro: devono seguirla tutti! Riuscirà Giorgino in questa impresa più grande di lui?
Una storia magica, come magico è il Natale, basata sulla fiducia nell’altro e sul credere in se stessi.

lunedì 4 dicembre 2017

Segnatevi il 17 gennaio, ore 15, MASSIMO RECALCATI a Nervi!

Organizzato da noi, insieme al Collegio Emiliani. Un'occasione unica per la nostra comunità, trovarsi a riflettere insieme sui concetti importanti: essere genitori, insegnanti e cittadini, oggi.
La lectio magistralis di uno dei massimi intellettuali italiani.
Passate parola, dobbiamo riempire quella sala!
De Pres

venerdì 1 dicembre 2017

#ilmiolibropernatale2017

La redazione della rivista ANDERSEN ha chiesto ai librai italiani, specializzati in letteratura per bambini e per ragazzi, di consigliare un libro per Natale. L'iniziativa #ilmiolibropernatale2017 ha coinvolto 35 librai e ha lo scopo, apertamente confessato e assolutamente condivisibile, di ricordare ai più «quanto sia importante questo mestiere, fatto di passione, resistenza, ascolto e inventiva» [M. Russo, Andersen novembre 2017].

Ecco dunque le 35 proposte per un dono speciale.

  Genova, L'albero delle lettereLa figlia del guardiano di Jerry Spinelli perché è una storia di perdite e seconde possibilità, che mostra quanta umanità si nasconde dove nessuno la cercherebbe mai.

  Genova, Libro PiùIl cacciatore di sogni di Sara Rattaro perché in questi tempi in cui tutti si improvvisano scienziati, la storia di Albert Burce Sabin ci fa capire quanta passione e costanza ci vogliono perché la ricerca scientifica trovi quei rimedi che salvano la vita a milioni di persone. Questo romanzo narra la passione e generosità di un grande uomo, che ha rinunciato ad un’immensa ricchezza affinché la sua scoperta andasse a beneficio dell’umanità. Un personaggio ed un esempio positivo da riscoprire.

  Genova, L'amico ritrovato: Linee di Suzy Lee perché con questo silent book è stato davvero amore a prima vista: Suzy Lee, attraverso la sua matita e la piccola pattinatrice protagonista del libro, traccia sul foglio la linea che si trasforma in un’emozionante storia divertentissima, e senza mai bisogno delle parole.

  Acqui Terme, Libreria CibrarioGrande gatto piccolo gatto di Silvia Borando: una casa e una dolce storia di amicizia tra un grande gatto morbido ed un gattino timido ma avventuroso, la cui curiosità lo spinge a salire su un albero chiomato, dove scoprirà un mondo sconosciuto ed estremamente interessante. Ma come fare per scendere? 


  Candelo, La TrottolaUn Natale da favola di Hubert Ben Kemoun e Olivier Desvaux perché ho provato tantissime emozioni leggendolo: felicità, un po’ di paura all’inizio e commozione alla fine [Marco, 8 anni, figlio della libraia].

  Milano, Tiritera: Natale nella stalla di Astrid Lindgren perché ho trovato il vero senso del Natale nella sua semplicità: la pace, la magia e l’armonia che le nascite portano nel mondo.

  Pinerolo, Volare: Greta Grintosa di Astrid Lindgren perché i bambini che la Lindgren racconta sono i bambini che vorrei incontrare. Dieci storie di piccoli eroi tenaci, teneri e coraggiosi.
  Padova, Nuova Libreria Il DelfinoGreta Grintosa di Astrid Lindgren perché è un libro di Natale perfetto, che sembra un regalo per lettori e librai: racconti e personaggi che meritano tutti i premi possibili e che ci raccontano tanti natali diversi.

  Torino, BufòDov’è la casa dell’aquila? di Fabian Negrin perché i libri di Negrin sono come un viaggio nei quali lasciarsi trasportare con tutti i sensi allertati. Ogni pagina è stupore e, mentre seguiamo l’avventura di un eroe piccolo piccolo che ha il coraggio di mettersi a confronto con la regina dei cieli facendo molti incontri e scoperte, non dimentichiamo la cosa più importante: il rispetto verso tutte le forme di vita e il riconoscimento delle regole delicate e preziose che la natura ci ha donato.

 Legnano, Ambarabà: Rosmarino di Brigitte Minne e Carll Cneut perché è un inno alla libertà e alla determinazione, per non smettere mai di credere in ciò che desideriamo.
  Torino, TuttestorieRosmarino di Brigitte Minne e Carll Cneutmeglio fata o strega? A Rosmarino non resta che scoprirlo e così, fatte le valigie, decide di andare sulla Terra, nel Bosco delle Streghe, luogo ideale in cui costruire una casa sull’albero, andare sui pattini a rotelle e fare acrobazie sulla scopa. Alla piccola fata non occorrono bacchette magiche per essere felice, vuole solo seguire i suoi sogni.

  Roma, CentostorieLa notte del circo di Mattias De Leeuw perché è un libro senza parole in cui il sogno di un circo e la realtà di una camera di una bambina si confondono per diventare una cosa sola, fatta di divertimento, emozioni e bellezza.

  Firenze, Cuccumeo: Il buon viaggio di Beatrice Masini perché: “Uno ti dice buon viaggio/ quando ti vede pronto per andar via/ e non sa dove vai/ e nemmeno perché/ ma crede che tu sappia tutto/ e invece non sai niente/ ma va bene così.” Il viaggio buono dell’esistenza, condensato e dilatato nelle parole e nelle immagini di Beatrice Masini e di Gianni De Conno, come l’alito di un respiro che sa fondersi col tuo. Se Natale è nascere, questo viaggio è vita. Anche oltre la vita. Per questo ha dentro tutto il peso di un saluto sincero.

  Fiorano al Serio, Libreria Alessia: Lo scoiattolo e la luna di Sebastian Meschenmoser, per il tratto delle immagini, che rende perfettamente l’idea del movimento, e per la simpaticissima caratterizzazione umorale degli animali protagonisti di questo bellissimo albo illustrato, che piacerà sicuramente a grandi e piccini.

  Padova, Pel di Carota: Voci nel parco di Antony Browne perché è un albo che parla a tutti, grandi e piccoli, della famiglia, delle relazioni, a volte difficili, dell’infanzia, spesso capace di dare delle “risposte”: parlare, giocare, ridere insieme. Un Anthony Browne superlativo.


  Porcia, Libreria BaobabUn grande giardino di Gilles Clement & Vincent Grace perché il grande formato lo fa sembrare un quadro da sfogliare pagina dopo pagina, addentrandosi nei particolari e nelle modificazioni stagionali, quasi ci si addentrasse in un vero giardino, come ‘minuscoli’ visitatori privilegiati. Un giardino metaforico, da intendersi come la natura stessa, raccontata in modo diverso, per chi la ama o vuole farla amare.

  Terni, Libreria Kioko: Qualcosa da fare di David Lucas perché per un bambino annoiato basta poco per accendere la fantasia e sentirsi felice. Un bastoncino, la neve ed un pizzico di spirito d’avventura. La vita non è mai vuota, ha sempre un senso. Basta un semplice gioco e un briciolo d’immaginazione per passeggiare tra le stelle. Un albo illustrato per piccoli e grandi.

  Terni, Storie a colori: Soldatino e Ballerina di Eva Montanari perché la delicatezza del testo e la dolcezza delle illustrazioni ci narrano una fiaba, la più dolce, quella di due cuori innamorati che nonostante le tante difficoltà riescono a ritrovarsi. Perchè la forza dell’amore riesce a superare ogni ostacolo. Sempre.

  Alghero, Il Labirinto: Voce di lupo di Laura Bonalumi perché è un romanzo delicatissimo sull’amicizia e sulla dolorosa esperienza della perdita. Una storia a più voci che parla di amore, dolore, solitudine – i grandi temi dell’adolescenza – ma capace di trasmettere un profondo senso di speranza.

  Mestre, Il libro con gli stivaliColorama. Il mio campionario cromatico di Cruschiform perchè è un libro proprio bello: bello da tenere in mano, da sfogliare, da guardare e da leggere, è un campionario di curiosità e di punti di partenza per mille percorsi, perché i colori appartengono solo al mondo fisico, ma anche a quello delle idee.

  Bologna, Libreria Giannino Stoppani: La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf perchè è un libro classico, elegante, intelligente e divertente, ritornato con nostra gioia in libreria. Perché ognuno deve poter essere il toro che vuole.

  Bassano del Grappa, Libreria Palazzo Roberti: L'unica e inimitabile Penelope Pepperwood di Kate Beasley perché è molto divertente. Un libro raccontato dal punto di vista dei piccoli protagonisti. La storia di una bimba che combatte e non si perde mai d’animo.

  Milano, Isola libri: L'uovo del sole di Elsa Beskow perché è un libro perfetto per leggere di un mondo piccolo piccolo, nascosto dai rami bassi di una grande conifera e per meravigliarsi e interrogarsi anche sulle cose più semplici: una tonda, arancione e succosa arancia caduta dal cielo. È un libro delicato e divertente che, nonostante i suoi tanti anni, resta vicino al mondo bambino con i suoi dispetti, i tentativi e gli esperimenti, la tristezza, l’impazienza e l’allegria.

  Milano, Libreria dei ragazzi: Questa notte ha nevicato di Ninamasina perché è un libro che regala soffici momenti di sospensione e libertà. Quando le cose spariscono sotto la neve possiamo ricordarle, vederne altre, e riappare magicamente la nostra immaginazione.

  Torino, Libreria dei ragazzi: Pinocchio di Gek Tessaro perché è un libro per tutti, bambini e grandi, perché Gek ha dato il meglio di se stesso e soprattutto perché il mio amico Roberto Denti lo amava alla follia.

  Brescia, Libreria dei ragazziTartarughe all’infinito di John Green perché è una storia malinconica e reale, senza tragicità e senza lieto fine, che restituisce la difficoltà di affrontare la vita e fare i conti con la propria malattia mentale.

  Seriate, SpazioterzomondoOh! Un libro che fa i suoni di Hervé Tullet perché sin dalle prime pagine questo albo contatta la nostra voglia di giocare e di cantare in modo creativo e fantasioso in un crescendo che suggerisce di trovare nuove soluzioni libere da schemi e stereotipi… tutto ciò partendo da un piccolo pallino blu che ci chiede di dire: ‘Oh!’


  Cantù, Libooks: L'albero rosso di Shaun Tan perché in ogni immagine di questo bellissimo albo illustrato ci siamo stati o ci passeremo, perchè un albero rosso prima o poi inspiegabilmente cresce nella nostra casa, o già esiste e non lo abbiamo mai notato. Un albo per tutti, un invito a voltarsi indietro per andare avanti con passo deciso.

  Vittorio Veneto, Il treno di Bogotà: Un bacio e addio di Jimmy Liao perché è un libro che sa raccontarti nostalgia, aspettativa e speranza è un libro che racchiude i molti sensi del Natale, perché sulla pagina le parole raccontano lo spaesaemento di un cambiamento e le illustrazioni l’emozione, e forse anche perché è un treno, dove Liao guida occhi e cuore fra paesaggi e arte, fino alla parte più profonda del viaggio: ritrovarsi, con qualcuno certo, con sé stessi, ancora di più.
  
 Osimo, Il mercante di storie: La leggenda di Sally Jones di Jakob Wegelius perché avere tra le mani un oggetto raffinato non può che fare bene alla mente, agli occhi e allo spirito di chi lo riceve. Illustrazioni che ricordano cartoline pubblicitarie degli anni Venti e una storia avventurosa che parte dall’Africa e fa il giro del mondo, con una protagonista coraggiosa intraprendente e che sa amare.

  Bergamo, Libreria Fantasia: Il maestro di Fabrizio Silei per la potenza delle parole e delle immagini per far conoscere un uomo, un’epoca e un’idea che non abbiamo vissuto direttamente, ma che dovremmo conoscere tutti. La conoscenza contro l’ignoranza, l’omologazione. La conoscenza per saper scegliere e non lasciarsi trasportare. Praticamente un libro perfetto.  

  Milano, Linea d'ombra: Elefantasy di María Elena Walsh perché allentare le briglie della fantasia e lasciarsi trasportare in questa meravigliosa avventura che ha come protagonista una ragazzina alle prese con un elefante e tanti bizzarri e surreali personaggi è un’esperienza unica! Un capolavoro che arriva dall’Argentina.

  Ladispoli, Scritti e manoscritti: La balena della tempesta in inverno di Benji Davies perché la solitudine, la malinconia, la delusione e la paura delle prime pagine, lasciano spazio, piano piano, al coraggio, all’avventura, alla tenerezza e all’amicizia indissolubile tra Nico e la balena.

  Avellino, L'angolo delle storie: La prima risata di Gioconda Belli e Alicia Baladan: Un’antica leggenda, due grandi artiste, un albo illustrato che narra di grandi e speciali scoperte. Un cammino di gioia fatto di parole, immagini, colori e suoni di grande incanto.

  Imola, Il mosaico: Voglio scrivere una poesia di Bernard Friot perché è un libro per tutti, senza tempo e senza età, da leggere ad alta voce, insieme. Un’ode alla bellezza e al peso leggero ma permeabile delle piccole cose.


martedì 21 novembre 2017

TAGS. Firme di writers


Si inaugura venerdì pomeriggio, con un vernissage che si preannuncia indimenticabile (!), la seconda edizione di TAGS, la mostra dei graffiti su carta realizzati da alcune classi dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi.

Il progetto didattico "Emozioni di Writers", da alcuni anni nel Piano dell'Offerta Formativa delle scuole secondarie di Quinto e Nervi, torna ad affacciarsi fuori delle aule per coinvolgere le famiglie e la cittadinanza nella splendida cornice del Castello della Passeggiata di Nervi.
Dal 24 al 29 di novembre, con orari continuati nel fine settimana, gli studenti, i docenti e i genitori coinvolti nell'operazione ARTENATURASUIMURI terranno aperta una finestra su quel che succede dentro e fuori le nostre scuole medie, mostrando muri ed emozioni, cose scritte e non dette, ispirazioni ed aspirazioni... insomma, roba di ragazze e di ragazzi che stanno crescendo.

giovedì 16 novembre 2017

Il Comitato Genitori si rinnova


Il Comitato Genitori dell'I.C. Quinto Nervi si riunisce in assemblea giovedì 23/11, dalle 16.20 alle 18.00, presso la biblioteca della scuola media Durazzo, a Quinto.

Il Comitato è nato nel 2013, contemporaneamente all'Istituto Comprensivo, e il primo compito che si è assegnato è stato proprio quello di accompagnare la formazione del nuovo comprensivo aiutando tutti i genitori, non solo i rappresentanti di classe, ad avvicinarsi alla scuola in modo costruttivo e propositivo: l'esperienza di questi anni ha dimostrato che la collaborazione delle varie componenti del mondo scolastico migliora la vita scolastica dei nostri figli e arricchisce sensibilmente il modo di vivere l'essere genitori.
I campi di attività del CG sono diversi, dalla partecipazione alla Commissione Biblioteche Scolastiche (che elabora e gestisce tutti i progetti didattici legati alla promozione del libro e della lettura: feste del libro, Miniscoop, seminari di formazione per educatori, allestimento biblioteche scolastiche, ecc.), agli interventi di piccola manutenzione degli spazi scolastici interni ed esterni (di concerto con l'Ufficio Tecnico del Municipio Levante), alla prevenzione della salute e della sicurezza dei piccoli pedoni. Per ripercorrerne un po' il cammino è possibile sfogliare questo blog, dove sono raccontate, spesso dai protagonisti, gran parte delle iniziative "firmate" dai genitori delle scuole di Quinto e Nervi.
Il Comitato si occupa anche di progetti di solidarietà e dell'organizzazione delle feste di fine anno, avendo sempre chiara la sua finalità prima ed ultima, cioè la valorizzazione della “persona-alunno”. Per questo ricerca la collaborazione di tutti i genitori richiamandoli ad un senso più esteso di «scuola» come «comunità educante».

Giovedì sarà l'occasione giusta per avvicinarsi a questa realtà così importante e vitale per l'Ist. Comprensivo Quinto Nervi, per capirne il funzionamento (abitualmente il CG opera attraverso piccoli "gruppi di lavoro" che rimangono in contatto tra loro attraverso le figure dei referenti di plesso), per chiarire, magari, alcuni aspetti della vita scolastica dei nostri figli che sembrano più complicati di quanto non siano, per mettersi in contatto con altri rappresentanti e, da loro, apprendere informazioni e consigli. 
Il Comitato è aperto a tutti e ogni anno si rinnova, a partire dal Direttivo, in modo da poter accogliere nuovi membri e nuove... forze!

mercoledì 15 novembre 2017

I tutor sono loro!


Domani i ragazzi della 3 E sono stati invitati a partecipare al Salone dello Studente da relatori, insieme al dirigente e all’animatore digitale, il Prof. Ratto. Condurranno un “workshop”, già la parola denota un contenuto interattivo, il corrispondente italiano “seminario” o “laboratorio” renderebbe meno interessante la proposta. Non è l’unica parola nuova e impegnativa che è entrata nelle nostre case dall’inizio dell’avventura nella sezione 2.0 della Durazzo: il viaggio è stato ricco di novità e di sfide. All’inizio, il fatto che fosse una classe sperimentale intimoriva, lo strumento digitale in mano a degli undicenni pareva una tentazione più che un apporto didattico, ma proprio su questo punto, ecco la prima sorpresa positiva: la grande attenzione da parte del corpo docente tutto per la responsabilità che ciascuno doveva avere per il suo tablet, il ragazzino, quindi, tenuto a firmare il suo primo contratto. Mantenere l’impegno a occuparsene, quindi a non perderlo, non romperlo e non usarlo in modo improprio non è stato una passeggiata. Ci sono stati incidenti di percorso e richiami, ma sicuramente è stato un forte motivo di crescita e di fiducia.

Domani si parlerà quindi dell’esperienza della “connected school”, di connessioni e collegamenti. È di moda la “contaminazione”? Certo e i nostri ragazzi l’hanno sperimentata. Ci hanno stupito con lo sviluppo di progetti e competenze, dagli esperimenti corredati di contenuti digitali a programmi di viaggio curati nei minimi dettagli, con la facilità a lavorare in gruppo e connessi in “rete” anche quando sedevano ciascuno a casa propria, illudendoci forse che saranno facilitati nel loro futuro, e con la poesia che ciascuno ha espresso, componendo fantasiose bacheche virtuali ispirate da un verso, un'immagine, una melodia.

Buon cammino ai nostri ragazzi 2.0 che hanno davanti una scelta difficile e che non mancherà di farli riflettere sul loro percorso alternativo e in bocca al lupo ai docenti che li hanno accompagnati, sperando che questi tre anni siano serviti da palestra per migliorare il loro progetto didattico e che abbiano confermato la validità della loro scelta.

Fabrizia Scortecci, mamma 3E

domenica 12 novembre 2017

Niente panico, è solo volontariato...

Ascoltare e confrontarsi aiuta sempre a capire qualcosa di più di quello che succede.
Ecco allora cosa veramente è successo ieri mattina, sabato 11 novembre, e nelle settimane precedenti nelle case di molti genitori di adolescenti che frequentano le scuole secondarie di Quinto e Nervi.

Domenico ha un figlio in seconda media e, commentando con la rappresentante di classe, fuori la palestra di cui è proprietario, alcuni recenti «fatti di cronaca» (due tentativi di aggressione fortunatamente andati falliti), si è reso conto di poter essere utile alle compagne di classe del suo ragazzino, alle loro amiche e sorelle.
È un papà e ha il desiderio e l'istinto di proteggere i propri figli esattamente come tutti gli altri genitori, ma è anche un istruttore con delle competenze specifiche: offre la propria professionalità, i propri spazi lavorativi e il proprio tempo libero per un'iniziativa di puro volontariato volta a incontrare le ragazze e a spiegare loro che, con un minimo di conoscenze pratiche e molto buon senso (su cui riflettere), possono evitare situazioni potenzialmente pericolose. 
Marina, la rappresentante di classe, ne discute a lungo con lui e insieme verificano se c'è la possibilità di estendere l'invito a tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado del quartiere. Una decisione da prendere con grande attenzione e non sulla scia di facili entusiasmi o inutili isterismi: si tratta di 23 classi!
Una volta accertato che sì, si può fare, parte il lavoro dei genitori eletti nei consigli di classe: si ascolta, ci si confronta, si capisce e quindi si organizza. Rimarreste impressionati dalla quantità di messaggi che sono comparsi sulla chat che usiamo per mantenere i contatti tra tutte le famiglie delle medie, una chat cui partecipano 46 (46!!) genitori che spesso non si conoscono neppure per nome, e forse rimarreste più stupefatti dal sapere che ogni intervento è sempre stato serissimo, mai polemico, mai scontato: la proposta era ed è chiarissima, la gratitudine enorme, la necessità di coordinare bene ogni mossa lampante.
Nessun panico, insomma. 

E nessuna speculazione.

Domenico, su questo punto, è irremovibile: non ha bisogno di farsi pubblicità, il suo "corso" è volontariato, non ha accettato né accetta ricompense o doni. 
Ed ecco il risultato.




sabato 11 novembre 2017

Robotic for all

Proprio qui (vedi foto sopra e sotto), al terzo piano della Scuola Primaria Angelo Gianelli di Quinto, l'Istituto Comprensivo Quinto Nervi, con la collaborazione del Comitato Genitori, sta allestendo un atelier creativo di robotica che dovrebbe essere attivo dal secondo quadrimestre.

L'anno scorso, infatti, l'Istituto ha elaborato insieme alla Scuola di Robotica di Genova un progetto che è adesso stato finanziato dal MIUR (dettagli qui). In sostanza si tratta di organizzare un'aula per quel tipo di didattica laboratoriale che si occupa di sviluppare e potenziare le competenze digitali e logico-scientifiche, coerentemente con quanto contenuto nel Piano dell'Offerta Formativa e in osservanza, diciamo, alle indicazioni del Piano Nazionale per la Scuola Digitale.
Alla Gianelli finiranno con il convergere sicuramente tutte quelle attività -non solo extrascolastiche- che hanno a che fare con la robotica educativa e creativa, ma è da lì che potranno essere avviate ed eventualmente "esportate" nelle altre sedi attività legate alla continuità primaria/secondaria e anche all'istruzione domiciliare, campo in cui l'Istituto Comprensivo è impegnato da moltissimi anni.
Per non parlare dei percorsi di inclusione: «le tecnologie digitali e la robotica contribuiscono a promuovere l'apprendimento e le abilità relazionali di alunni con bisogni speciali; agendo da strumenti facilitatori dei processi di apprendimento, favoriscono la gestione autonoma delle attività, il lavoro di gruppo e permettono ad ognuno di esprimere competenze e creatività».
Insomma, un'enorme opportunità per tutti gli studenti e in particolare per la scuola che affaccia su Piazza Frassinetti, che ha pagato forse più di altre la contrazione di iscrizioni che si è verificata un po' ovunque negli ultimi 4/5 anni. 

Il Comitato Genitori è dunque attivissimo.
Il gruppo di lavoro per le attività di piccola manutenzione, coordinato dall'indomita
Carelli, si è rimboccato le mani e nel giro di poche settimane ha:
-reclutato un genitore che si è occupato del progetto di ristrutturazione dell'aula;
-attivato la procedura per la copertura assicurativa dei volontari;
-sgomberato il locale dagli arredi presenti,
-smontato e lavato le tende (che verranno anche ricolorate, a dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che non c'è nulla che possa arrestare Germana, neanche la tintoria 😉);
-asportato i vecchi pannelli che rivestivano le pareti dell'aula;
-rasato e stuccato le pareti;
-avviata la coloritura delle pareti e del soffitto;
-sostituito un vetro rotto in una delle finestre.

Naturalmente, la collaborazione dei genitori a questa impresa non finisce qui, ma è da questi piccoli, grandi sforzi che bisogna iniziare per rafforzare e rendere sempre più consapevole quella comunità educante di cui tante volte, sulle pagine di questo blog, si è parlato. 






venerdì 3 novembre 2017

Possiamo farci pagare?

V. Brancatisano, giornalista, scrittore e docente di diritto ed economia. Da una decina di anni si dedica ad inchieste riguardanti il mondo della scuola, alcune delle quali hanno originato il libro "Una vita da supplente" (Nuovi Mondi Media 2010).


Ma noi potremmo farci pagare per tutte le volte che la gente visualizza il nostro video sul web?


Il cestino lanciato in testa alla docente dell’ITI Galilei di Mirandola non è una sorpresa per migliaia di insegnanti alle prese tutti i giorni con ragazzi sempre più difficili.

Dalla scuola primaria alle scuole superiori si moltiplicano segnalazioni di casi che non si vorrebbero sentire. Eppure basta fare un giro su youtube per rendersi conto, grazie alle immagini registrate e rilanciate in rete dagli studenti medesimi, inconsapevoli forse di commettere così un reato, di che cosa possa succedere da un momento all’altro in qualunque aula.

“Ma noi potremmo farci pagare…?”, ha chiesto ai professori uno degli alunni protagonisti del video del cestino. Questa domanda deve far riflettere. Le insofferenze e i dispetti dei ragazzini contro gli insegnanti non sono un’esclusiva dell’era che stiamo vivendo, ci sono sempre stati. Ora però c’è l’impressione che lo scollegamento dalla realtà di molti adolescenti e anche di ragazzini in età prepubere sia arrivato a livelli di guardia.
Spesso non si rendono conto delle conseguenze dei loro comportamenti, probabilmente perché spesso non ce ne sono.
Alle spalle dell’episodio di Mirandola ci sono danneggiamenti di negozi con conseguente denuncia alle forze dell’ordine di alcuni studenti, oltre a vari eventi scolastici anche sanzionati dalla scuola, come il lancio di oggetti sui passanti. La minore età di molti di loro ha sempre rappresentato una corazza dietro cui tutto può accadere.

“Ovviamente questo dà loro quel senso di impunità che li fa sentire immuni a tutto”, spiegano i professori, che ricordano che il ragazzo del cestino, “chiamato a un colloquio in disparte con il maresciallo dei Carabinieri, la madre e la preside, urlava nei corridoi contro tutti come se niente fosse, faceva la vittima dicendo che danno sempre la colpa a lui”.

Il video è qui usato a propria discolpa, quasi rappresenti il contrario di cò che vi si vede.
E i genitori? si chiede ogni volta la collettività.
Davvero possono essere chiamati in causa come esclusivi responsabili del disastro educativo?
Chi lavora a scuola e riceve ogni giorno le famiglie sa quanta disperazione ci sia negli occhi di tante mamme che vorrebbero abbracciarti confidando nella scuola come ultima chance di salvezza per figli che si stanno perdendo.
“Non mi abbandoni, per favore”, ha chiesto la mamma del ragazzo del cestino alla preside del Galilei.
Un sabato tanti genitori sono andati a ripulire assieme ad alcuni studenti le aule imbrattate.
Forse occorre intervenire prima. Se non dalla culla, almeno dalla scuola dell’infanzia. Perché già in questa fase emergono i primi segnali che poi s’ingigantiscono alla primaria.
Arrivano segnalazioni di bambini che tengono in ostaggio la didattica, che pestano gli altri bambini con atti di bullismo, che menano e sbeffeggiano le maestre. Ne basta uno e non si fa più lezione.
Comportamenti che non si possono punire vista l’età e che rimandano all’educazione familiare ma anche a quella che arriva dalla televisione spazzatura, dai telefonini. Basterebbe ascoltare i ragazzi delle medie negli spogliatoi di una piscina qualsiasi. Emerge spesso una cattiveria sedimentata nel tempo, associata a una diffusa anaffettività che poi si riverberano nelle aule scolastiche dove si perde il senso della realtà e chiunque può diventare un nemico.
Sarebbe sufficiente leggere le pagine di sfottò create dagli adolescenti in piattaforme che si prestano a questo ignobile fenomeno, per capire quanto male si riesca a fare al proprio compagno di banco, alla studentessa dell’altra classe o dell’altra scuola o del proprio quartiere o paesino della provincia.

Nei giorni scorsi in una scuola superiore c’è stata una rissa tra due studenti lungo le scale. Ad allarmare la dirigenza oltre al fatto in sé è stato vedere centinaia di compagni e compagne aizzare i due, insensibili agli ordini di abbandonare le scale, per motivi di sicurezza, tanto che, tra le proteste, l’intervallo è stato sospeso per molto tempo. Qualche giorno più tardi un’assemblea sindacale presso un altro istituto è stata disturbata da fischi assordanti e privi di senso da parte di alunni.

Eppure la scuola fa tanto, forse anche troppo per gli studenti. La scuola vuole bene ai propri studenti. I docenti si portano a casa la vita dei loro alunni. Passano il loro tempo non più libero a stendere relazioni, progetti personalizzati sul singolo alunno con bisogni speciali. Lo prescrive la legge, loro obbediscono. Accanto ai numeri impressionanti di alunni con disturbi di ogni tipo dell’apprendimento, occorre preoccuparsi di una infinita mole di disastri che colpiscono la vita di molti bambini e adolescenti. La seperazione dei genitori, la malattia, la droga in casa e sotto casa, la violenza in famiglia e quella nel quartiere, le devianze, gli attacchi di panico che si moltiplicano ogni giorno con ambulanze che fanno la spola tra ospedale e istituti d’istruzione.
Il cestino dato in testa alla prof e poi in pasto alla rete e la testata al supplente dell’altro istituto professionale, poi costretto a dimettersi da scuola, non possono dunque essere atti di ribellione. Sono molto di più.

Vincenzo Brancatisano, OrizzonteScuola.it, venerdì 3 novembre 2017