venerdì 28 dicembre 2012

Verbale (non ufficiale) del 2° consiglio.

  -->

2° Consiglio d'Istituto a.s. 2012/2013– 19 dicembre 2012

Presenze dei consiglieri (17 su 18):

rappr. genitori: Ageno (via Somma), Botto (Durazzo), Calza (da Verrazzano), Carbone (Gianelli), Carelli (da Verrazzano), Ruggieri (Manfredi)
rappr. docenti: Balduzzi (Durazzo), Belcastro (Gianelli), Costa (Fermi), Di Donna (Manfredi), Mezzasalma (Durazzo), Picasso (da Verrazzano), Roberto (da Verrazzano)
rappr. segreteria: D’Antone, Gorni
dirigente: De Filippis

1. Lettura e approvazione verbale seduta precedente

Letto e approvato. È stato chiesto che il verbale venga inviato tramite posta elettronica prima che il consiglio si riunisca, ma la dirigente ha voluto sottolineare che, prima dell'approvazione dal parte del Consiglio, il verbale delle riunioni è un documento privato e pertanto non pubblicabile (non si fida di noi, in pratica).

2. Chiusura prefestivi

I giorni di chiusura proposti e approvati riguardano solo il personale della segreteria e i collaboratori scolastici. La scuola rimarrà chiusa nei giorni: 24 e 31 dicembre 2012, 26 aprile 2013, tutti i sabati di luglio 2013, 14 e 16 agosto e tutti sabati di agosto 2013.

3. Calendario scolastico

Il calendario scolastico regionale per l'anno in corso prevede 210 giorni di lezione, anche se il numero minimo è 200. Allo scopo di adeguare quanto più possibile i ritmi scolastici di tutte le scuole dell'Istituto e considerato che le scuole secondarie di primo grado hanno un orario di insegnamento tale da dover prevedere dei recuperi ogni mese per garantire il monte ore annuale (non hanno praticamente la possibilità di usufruire di altre festività, oltre a quelle previste dall'Ufficio Scolastico Regionale), il c.d.i. ha deliberato come unico giorno di chiusura venerdì 26 aprile 2013. È stato chiesto alle docenti di valutare, in sede di collegio, la possibilità di un fermo didattico di una settimana nel periodo invernale.

4. Nomina commissione mensa a.s. 2012/2013

Scuola A. Gianelli: De Maldi (genitore)
Scuola C. Durazzo: Ratto (docente) e Aureli (genitore)
Scuola d'infanzia di via del Commercio: Rombolà (docente)
Scuola d'infanzia di via Somma: Bellini (genitore) e Ginocchio (docente)
Scuola E. Fermi: ... (genitore)
Scuola G. Da Verrazzano: Muzzi (genitore)
Scuola L. Manfredi: Grigolini (genitore)

5. Concessione palestra scuola Durazzo

La palestra della sede della scuola C. Durazzo viene da anni concessa all'associazione Donne Insieme per svolgervi delle lezioni di ginnastica e yoga. L'associazione è conosciuta dalla dirigenza, che se ne è detta garante, e le sue iniziative godono di grande credito e partecipazione nel quartiere; pertanto il consiglio ha deliberato la concessione della palestra nei giorni di martedì e giovedì, dalle 16.30 alle 17.30, per il periodo dall'8 gennaio al 30 maggio 2013. In cambio dell'usufrutto della palestra, come risarcimento forfettario per le spese di pulizia, si chiederà un contributo totale di 300€.

6. Componente genitori GLH istituto/organo di garanzia medie

Flavia Botto si è offerta di rappresentare i genitori per il gruppo di lavoro sull'handicap d'istituto, mentre, per quanto riguarda l'organo di garanzia d'istituto, che è una commissione interna al consiglio (obbligatoria per la scuola secondaria di primo grado), disciplinata dal regolamento d'istituto e composta da un docente, due genitori e presieduta dal dirigente, sono state elette Botto e Carbone.
Le funzioni dell'organo di garanzia spaziano dal «garantire la più ampia conformità delle sanzioni disciplinari all'interno dell'istituto con lo statuto delle studentesse e degli studenti, assicurando pene con le più ampie finalità educative atte ad evitare il ripetersi di tali azioni negative, al discutere eventuali ricorsi mossi da studenti e genitori riguardo alle stesse» (D.P.R. n°235/07).

7. Adozione POF 2012/2013

Il nuovo documento illustrante l'offerta formativa delle scuole dell'Istituto è stato approvato con 16 voti a favore ed 1 astenuto.
La redazione ha richiesto tempi lunghi principalmente a causa della scadente dotazione informatica della segreteria (pare che i pc non siano ancora stati messi in rete...), e quindi, prima della pubblicazione, verranno corretti alcuni refusi rilevati dai consiglieri.
Riassumendo però la situazione del nuovo Istituto, costituito da 9 scuole, 1.244 alunni e 94 insegnanti, direi che l'identità delle singole scuole che lo compongono è stata rispettata, pur nel tentativo di creare delle condizioni che, in futuro, consentano maggior omogeneità o, quanto meno, maggiori occasioni di omogeneità. Per ottenere questo risultato verranno potenziate, anche in senso verticale (cioè per gruppi di età mista) le attività di laboratorio svolte con la collaborazione di docenti esterni. In particolare, è stato illustrato un progetto di collaborazione tra la scuola d'infanzia e quella secondaria per quanto riguarda l'area della motricità: se ho ben capito, alcuni neolaureati della facoltà di scienze motorie di Genova lavoreranno con i colleghi della scuola media per un periodo di tirocinio nell'asilo.

8. Regolamento interno: funzionamento generale, iscrizioni/criteri di ammissione in caso di esubero delle domande, orari scuole

I tempi di elaborazione del nuovo regolamento d'istituto sono ancora più lunghi e sono prevedibili altre modifiche. Per il momento, le sezioni proposte all'approvazione del Consiglio d'Istituto sono:
funzionamento generale composizione e modalità di convocazione del Consiglio d'Istituto, approvato all'unanimità;
criteri di ammissione in caso di esubero quelli già adottati per la scuola d'infanzia nel precedente regolamento di circolo sono approvati con 16 voti a favore ed 1 contrario;
quelli già adottati per la scuola primaria dal precedente consiglio di circolo sono approvati con 16 voti a favore ed 1 contrario;
quelli già adottati per la scuola secondaria di primo grado nel precedente regolamento d'istituto vengono approvati all'unanimità.
La signora Gorni, che si è detta contraria all'approvazione dei criteri di ammissione per infanzia e primaria, pur ritenendoli assolutamente validi e fin troppo scrupolosi nel tener conto delle diverse variabili, anche umane per così dire, propone un sistema di accettazione degli alunni basato piuttosto sulle preferenze espresse dalle famiglie al momento dell'iscrizione, compensato dall'intervento mediatore della segreteria e della dirigenza in caso di esuberi o difficoltà. Questo è il criterio adottato per le iscrizioni alla scuola secondaria, che ha una richiesta non elevata di iscrizioni al tempo prolungato.
Per i consiglieri del primo ciclo d'istruzione, però, le richieste d'iscrizione al tempo pieno in esubero devono necessariamente essere regolate molto chiaramente e ben comprese dalle famiglie al momento stesso dell'iscrizione. Inoltre, il lavoro svolto l'anno scorso dal precedente consiglio di circolo, frutto di attente e meditate considerazioni su quella che è la realtà sociale del territorio in cui si trovano le scuole a tempo pieno dell'Istituto, non ha ancora avuto la possibilità di essere "collaudato", dato che la scarsità d'iscrizioni dell'anno in corso non ha provocato neppure una richiesta eccedente.
È stata rinnovata poi la richiesta alla dirigente di monitorare le richieste d'iscrizione, mantenendone informato il consiglio d'istituto, prima che il periodo delle iscrizioni sia concluso.
L'ultima parte del nuovo regolamento discussa riguarda gli orari delle scuole. Quelli delle scuole d'infanzia e delle scuole medie sono stati riconfermati con la totalità dei voti, mentre la proposta avanzata dal collegio docenti di anticipare gli orari di entrata ed uscita degli alunni delle due scuole a tempo pieno, dopo una lunga ed animata discussione circa le motivazioni ed altre eventuali soluzioni, che sono state individualmente esaminate e considerate da tutti i consiglieri presenti, è stata infine approvata con l'astensione della dirigente, 4 voti contrari e 11 voti a favore. In seguito alla votazione, che procurerà inevitabilmente delle difficoltà organizzative soprattutto alla scuola di piazza Duca degli Abruzzi, si è stabilito di affrontare separatamente la questione dell'entrata e dell'uscita da scuola dei 214 alunni della Fermi.
Il motivo principale che ha spinto il collegio docenti e quindi il consiglio d'istituto ad anticipare l'entrata e l'uscita da scuola delle classi a tempo pieno è quello di uniformare gli orari d'insegnamento per tutti i docenti del primo ciclo d'istruzione.
A causa del provvedimento ministeriale n°61 del 18/7/12 relativo all'adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto (già il titolo lascia prevedere guai, e infatti la circolare viene emessa giusto per precisare l'ovvio, cioè che «l’organico di fatto di ogni regione non potrà in alcun modo superare la consistenza di quello già previsto per l’anno scolastico 2011/2012»), per le scuole primarie è stata introdotta una diabolica precisazione, che riporto integralmente in modo da allontanare da me e dai miei colleghi le accuse di pretestuosità e inefficienza dialettica: «Le SS.LL. [cioè i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e gli Assessori Regionali cui è indirizzata la circolare] attraverso interventi mirati e valorizzando in pieno l’autonomia delle scuole, individueranno le misure e le soluzioni atte a contenere ed eventualmente a ridurre le consistenze degli organici di fatto rispetto alle quantità dell’anno 2011/12. È appena il caso di precisare che tali quantità devono intendersi comprensive anche degli spezzoni orario che non hanno concorso a costituire in organico di diritto posti o cattedre».
Il sottolineato non è mio, ma della signora Stellacci, capo dipartimento per l'Istruzione al MIUR.
La precisazione si concretizza, molto banalmente, in un'ulteriore contrazione dell'organico, per cui i docenti specialisti (di inglese, ad esempio), assegnati annualmente alle scuole in aggiunta ai docenti di diritto, da quest'anno scolastico sono compresi nel novero totale degli insegnanti attribuiti alle scuole. Da settembre 2012 a dicembre 2012, organizzare le lezioni e, soprattutto, le supplenze brevi (cioè quelle di 2 o 3 giorni, per le quali non si trovano disponibilità -un problema con cui le scuole primarie del circolo fanno i conti già da anni), con poche docenti fisse su un plesso e molte docenti a scavalco su più scuole, con orari di lavoro non coincidenti, è diventata un'impresa titanica che non è più possibile portare avanti, pena il malfunzionamento dell'intera scuola.
A questo motivo, che è fondamentale perché se la scuola non funziona bisogna assolutamente trovare una soluzione, si aggiungono altri dettagli, tra cui, ad esempio, la possibilità di usufruire di orari di lavoro più ampi da parte dei collaboratori scolastici.
La proposta, già avanzata, ovviamente, sia durante il collegio docenti sia durante il consiglio d'istituto, di posticipare l'ingresso per tutti gli alunni del primo ciclo alle ore 8.30 non è praticabile perché si concretizzerebbe in un'ulteriore riduzione del numero di ore di didattica per le classi a tempo normale, nonostante l'apparente beneficio di ottenere due pomeriggi di lezione. A tale proposito, la rappresentante della scuola Gianelli ha ripresentato la questione della 27ª ora di didattica (che, come noto, i bambini delle scuole Fermi, Gianelli e Manfredi trascorrono in mensa anziché in classe). La dirigente e le docenti presenti si sono impegnate a ristudiare l'orario di lavoro per l'anno prossimo in modo da recuperare quell'ora del venerdì mattina che da anni desta lamentele.
Prima di passare all'ultimo punto da trattare, l'insegnante Di Donna ha chiesto di poter riformulare la parte del nuovo regolamento relativa alle uscite didattiche e gite d'istruzione, in modo da garantire la copertura assicurativa per quelle docenti che sono disponibili ad accompagnare fuori le classi anche in giornate non lavorative.

9. Contratto assicurazione alunni

Dopo la lettura del verbale della commissione nominata appositamente per l'affidamento del servizio di assicurazione scolastica (alunni e personale), riunitasi il 14 dicembre, dal quale risulta che, tra le 2 compagnie assicurative che hanno presentato un'offerta (ne sono state contattate 5, ma solo due hanno risposto alle richieste della scuola), quella che ha ottenuto un "punteggio" maggiore è la BENACQUISTA ASSICURAZIONI di Latina, il Consiglio d'Istituto ha approvato il lavoro della commissione, affidando la commissione alla suddetta compagnia.
La signora Gorni si occuperà di informare tutte le famiglie dell'Istituto circa la quota esatta relativa all'assicurazione.
In chiusura, i genitori presenti hanno nuovamente richiesto di riadottare il sistema del bollettino postale prestampato per il pagamento della quota assicurativa e del contributo volontario al pof, sia per quanto riguarda le scuole primarie sia per le scuole d'infanzia.

MARIACRISTINA RUGGIERI

mercoledì 19 dicembre 2012

Esito.

Allora, mamme, papà, nonni, zii.

Si è appena concluso il secondo Consiglio d'Istituto, con l'ordine del giorno che già sapete.
Mi sembra giusto informarvi circa l'omologazione degli orari di ingresso delle primarie, prevista per il prossimo anno scolastico, che ha giustamente scatenato rimostranze.

Abbiamo sollevato il problema, ma soprattutto eravamo desiderosi di ascoltare le motivazioni . Ci è stato spiegato per filo e per segno il senso del provvedimento, che parte da lontano e non è del tutto arbitrario, anzi. Si tratta dei famigerati tagli ministeriali legati alle esigenze di accorpamento dei vari istituti del comprensorio. La programmazione della didattica sta diventando oggettivamente impossibile, con questi orari sfalcati: gli insegnanti sono sempre meno, devono rimpallarsi da un edificio all'altro e poi c'è un problema organizzativo del servizio di custodia. La dirigente e i professori si sono detti rammaricati, capiscono i disagi, ma ci chiedono di comprendere l'impellenza, per ottimizzare il servizio. Anzi, per renderlo possibile. Perché così avanti non si può andare.

Alla scuola Fermi esiste anche un problema di accessi alla piazza, di presenza dei vigili urbani, in più tanti altri dettagli che vi spiegheremo meglio.

A un certo punto abbiamo proposto che si portasse alle 8.10 l'ingresso di tutti i bimbi delle primarie, ma questo avrebbe comportato un problema circa l'orario della mensa e l'uscita da scuola degli alunni fuori dal tempo pieno.

Vi assicuro che, io e chi di noi era contrario, abbiamo perseverato fino in ultimo.  Devo ammettere che di fronte alla oggettività' di quanto ci veniva spiegato, la posizione di difesa di quel QUARTO d'ora in più o in meno diventava sempre più sterile e di bandiera.

Posizione che comunque noi contrari abbiamo mantenuto fino alla fine, votando CONTRO quel punto del Piano di Offerta Formativa.

Dal prossimo anno, quindi, tutti i bimbi delle primarie entreranno insieme. Ad alcuni di noi toccherà anticipare la sveglia di dieci minuti, ma questo è il meno.

Qualsiasi problematica più seria, sarà comunque valutata e affrontata.

Vi invito a parlarne fra di voi, con noi e con gli insegnanti stessi, che vi delucideranno meglio sulla loro situazione. 

Alla fine, quello che ci deve importare è che le cose funzionino e che i nostri bimbi abbiano il miglior servizio possibile.
 
Sono sicuro che capirete, come abbiamo capito noi (pur manifestando col voto la nostra perplessità).

Lorenzo Calza

La grande novità!



Per quanto riguarda il punto 8 all'ordine del giorno di questo pomeriggio, verrà avanzata dalla scuola la proposta di uniformare l'orario di entrata per tutte le scuole primarie dell'Istituto (classi a 27 e 40 ore del prossimo anno scolastico), alle ore 8.05.

domenica 16 dicembre 2012

Si salvi, chi può.

Quella che pubblico di seguito è la toccante lettera che un mio amico ed ex-concittadino ha indirizzato ai parlamentari della sua città, poi ripresa dai quotidiani nazionali. Come potrete vedere nella chiosa, il tema ci riguarda e merita una riflessione.

LC


Lettera aperta sul mio cancro 

di Gabriele Dadati

[Pubblicata lunedì 5 novembre 2012 sul quotidiano piacentino Libertà.]
Onorevoli XX, XX, XX,
mi chiamo Gabriele Dadati, ho trent’anni e sono uno scrittore. Quest’anno ho imparato a raccontare una storia nuova, un po’ spaventosa. Tutte le volte che la racconto, comincio così: “Il 23 aprile scorso sono stato operato di cancro al testicolo sinistro”. Poi mi affretto ad aggiungere: “Stai tranquillo: è una storia a lieto fine. Per fortuna il cancro al testicolo è più curabile di quello al seno”. Questo di solito tranquillizza la persona con cui mi trovo a parlare. Il tumore al seno è conosciuto, si sa che le possibilità di una prognosi favorevole sono ottime.

Sono stato operato al San Raffaele. La tac successiva ha rivelato metastasi a due linfonodi, per cui, seguito dal professor Cavanna presso il nostro ospedale, ho fatto tre cicli di chemioterapia. Al termine di questi cicli uno dei due linfonodi presentava un residuo: sono stato operato dal dottor Tavolini, sempre presso il nostro ospedale. E oggi, a sette mesi dalla diagnosi, sono guarito.
Ho una certa dimestichezza con il cancro. Nel 2009 ho perso un amico a cui ero, come noto, strettamente legato: Stefano Fugazza. Stefano è morto nel maggio di quell’anno. Pochi giorni dopo mia madre, in visita a casa mia, cercando di minimizzare mi ha detto: “Sai Gabriele, devo fare un piccolo intervento. Ho un nodulo al seno che è meglio togliere”. E così, due settimane dopo aver perso l’amico più caro, mi arrendevo al fatto che anche mia madre fosse malata di cancro. È stata operata due volte, ha fatto sei mesi di chemioterapia e poi le sedute di radioterapia. È guarita. Occorre – per lei come per me ora – badare alle recidive. A parte questo, ho in famiglia altri casi. Ho tra gli amici altri casi. Come tutti quanti, del resto, visto che il cancro è il male del nostro tempo.
Mia madre si è curata con molto coraggio e dignità. Negli ultimi mesi averla come modello e sentirla vicina (avere come modello e sentire vicina una persona che ce l’aveva fatta) è stato prezioso. Non sono riuscito ad avere neppure un briciolo del suo coraggio e della sua dignità, purtroppo. Ho vissuto nel territorio della paura di non farcela. Ho pianto spesso. E tuttavia, se la malattia è sempre insensata, posso dire che la sua malattia e la sua guarigione un senso per me l’hanno avuto: quello di mostrarmi in concreto la via d’uscita.
Non esiste via d’uscita, però, senza cure. Sul professor Cavanna posso ripetere un’opinione molto diffusa: non si riesce a dire se in lui sia più grande la competenza del medico o l’umanità della persona. Il suo spendersi per gli altri è sotto gli occhi di tutti. Il suo profilo di specialista è indiscutibile. Occorre che ringrazi inoltre il dottor Tavolini, da pochi mesi a Piacenza: mi ha spiegato l’importanza della seconda operazione e l’ha eseguita in maniera eccellente. Un’operazione di oltre tre ore, con un taglio sul ventre di 25 centimetri e la necessità di spostare i visceri, perché il linfonodo era dietro, vicino al rene. Un’operazione onerosa per il mio corpo, ma senza strascichi. Devo poi ringraziare Nicoletta, infermiera del Day Hospital oncologico, che mi ha seguito. Ognuno dei tre cicli di chemio che ho fatto durava cinque giorni. Ogni giorno dovevo stare steso su un lettino per alcune ore a fare flebo.   Al Day Hospital non ci sono postazioni fisse, tuttavia Nicoletta ha scelto per me un letto e me l’ha tenuto, giorno dopo giorno, perché avessi il mio posto. Era come se implicitamente mi dicesse: “Ecco, vedi? C’è un posto per te nel mondo e non ti verrà tolto”. Mi sono sentito difeso. E questo, per un malato oncologico che si sente precario in vita, ha un valore grandissimo.
Ci sono poi Gabriele, Enrico, Mary e gli altri infermieri del Day Hospital, come gli infermieri del reparto di Urologia da ringraziare. E ringrazio per come trasmettono serenità il dottor Bonanno e il dottor Fiordelise. Mi scuso per chi senz’altro dimentico. Tutte queste persone hanno voluto il mio bene al di là del loro ruolo. Così come i membri della mia famiglia e coloro che ho cari.
Raccontato tutto questo, chiarisco il perché della mia lettera aperta: ho una proposta da fare. La mia esperienza è stata di dolore fisico ed emotivo. Un dolore che mi sarei volentieri risparmiato. E inoltre è stata un’esperienza coincisa con un intenso percorso dentro il Sistema sanitario nazionale: due operazioni, tre cicli di chemio, due tac, due pet, la crioconservazione del seme, infiniti esami del sangue, infinite visite, infiniti medicinali. Il che vuol dire, concretamente, che quest’anno sono costato molte migliaia di euro allo Stato. Avrei preferito costare un po’ meno e soffrire un po’ meno, a dire la verità. Come sarebbe stato possibile? Forse, se mi fossi allarmato prima per il piccolo rilievo che sentivo sul testicolo (lo sentivo da mesi), avrei affrontato la malattia in uno stadio precedente e la seconda operazione o addirittura la chemio non sarebbero state necessarie. Ma il cancro al testicolo è subdolo: non fa male e in più è molto raro, quindi nessuno ti mette in guardia. Si conosce il varicocele, la cisti, ma non il cancro del testicolo. Ero ignorante e la mia ignoranza, unita alla malattia, mi ha messo in pericolo. Da questo la mia proposta: introdurre un insegnamento strutturato di educazione sanitaria nelle scuole dell’obbligo. Abbiamo visto che la cultura diffusa, relativa a certe malattie, ha avuto una grande incidenza sul miglioramento della prognosi. È il caso proprio del cancro al seno: le donne sono oggi molto consapevoli e questo permette in tanti casi un intervento tempestivo. Ma le donne sono oggi consapevoli perché c’è stata una importante e continuativa sensibilizzazione.
Immagino una scuola dell’obbligo in cui si affianchi all’educazione fisica un insegnamento teorico con un monte ore congruo. Immagino programmi scolastici in cui si parla seriamente di alimentazione – cibi basici e cibi acidi: come sa ogni malato oncologico, ma varrebbe la pena scoprirlo prima – e si offre a ogni ragazzino una conoscenza buona del suo corpo, perché impari a monitorarlo e ad ascoltarne i segnali. Immagino compiti in classe e interrogazioni in cui si danno anche insufficienze e magari si boccia, perché una appropriata cultura della salute è importante tanto quanto la letteratura, la matematica e le altre materie. Immagino che una cultura diffusa, data dallo Stato e non sviluppata dal singolo per scelta privata, sia il tipo di percorso che renderebbe più facile il compito dei nostri medici e dei nostri infermieri (medici e infermieri, quando possono, vanno nelle scuole a parlare: ma lo fanno per buona volontà, non dentro un progetto ampio), facendo diminuire i falsi allarmi e aumentando la velocità delle diagnosi.
A inizio anno ho tenuto un corso di aggiornamento per gli insegnanti del nostro liceo classico parlando di Neoavanguardia e poesia sperimentale. Per fortuna i corsi di aggiornamento esistono e i fondi per farli, pochi o tanti che siano, anche. Forse si potrebbe utilizzare questa via d’accesso per dare agli insegnanti della scuola dell’obbligo gli strumenti per parlare ai loro ragazzi. Mi piace credere che questo possa rientrare nel novero di quelle riforme a costo zero di cui il nostro sofferente Paese ha bisogno per darsi un futuro meno atro del presente.
Vi ho scritto perché sono un elettore piacentino. Ho sempre votato. Credo nella democrazia e nel fatto che il Parlamento mi rappresenti. In particolare sento vicini voi, che siete miei concittadini. Per cui a voi sottopongo questa proposta, nella speranza che possa essere discussa concretamente.
Per il vostro ascolto, per la vostra attenzione, per il vostro lavoro vi ringrazio.

Gabriele Dadati

venerdì 14 dicembre 2012

Convocazione Consiglio d'Istituto.




      















Il Consiglio di  Istituto è convocato per le ore   17.00  del giorno 19 dicembre 2012, per discutere e deliberare sugli argomenti  di cui al seguente

1)    Lettura e approvazione verbale seduta precedente;
2)    Chiusura prefestivi;
3)    Calendario scolastico;
4)    Nomina Commissione Mensa a.s. 2012/2013;
5)    Concessione palestra scuola Durazzo;
6)    Componente Genitori GLH istituto/organo di garanzia;
7)    Adozione POF 2012/2013;
8)    Regolamento interno:
-      funzionamento generale
-      iscrizioni/criteri di ammissione in caso di esubero delle domande
-      orari scuole
      9)  Contratto Assicurazione alunni.

Ecco, il taglio è chiaro. Questo tipo di organi sono molto formalisti. Certo, in un momento di grande travaglio della Scuola italiana il rispetto della forma è garanzia di residuo funzionamento. Ma credo che spetti a noi, alla qualità del nostro dibattito e delle nostre idee, contribuire a "umanizzare" un po' gli ambiti decisionali.

Il punto 8 è fondamentale, ad esempio. Parla dei criteri di accesso e delle iscrizioni dei figli. Discuteremo il regolamento di iscrizione già approvato lo scorso anno che ancora non è entrato in funzione e che non possiamo divulgare per scrupolo e opportunità. E' frutto del lungo e complesso lavoro del Consiglio uscente, che verrà pienamente rispettato. Se qualcuno ha qualcosa da suggerire in proposito, ben venga!

Lorenzo

domenica 9 dicembre 2012

Il piccolo principio.

Oggi, comunicare è indispensabile, ci dotiamo di questo prezioso strumento perché i genitori del nostro comprensorio possano aggiornarsi sull'attività del Consiglio d'Istituto e dire la loro. Crediamo nel principio della partecipazione, e ci auguriamo di ricevere spunti, consigli, informazioni. Parlandosi, una comunità cresce e si sviluppa. Sarebbe bello che questo blog non fosse solo un inerte scambio di informative o segnalazione di magagne scolastiche, ma anche un positivo centro di promozione di "genitorialità attiva", chiamiamola così. Si accettano anche spunti culturali e pedagogici, descrizioni di esperienze, scolastiche o meno. I bimbi sono il nostro futuro, organizzarsi intorno a loro, il modo migliore di confezionarglielo!

sabato 8 dicembre 2012

Si parte, bella gente!




Prova tecnica di blog. Se volete inserire commenti per verificare come funziona e come interagite, fate pure!