venerdì 26 gennaio 2018

Ieri, domani. In mezzo, l'oggi.


"Ad Auschwitz superai la selezione per tre volte. Quando ci chiamavano sapevamo che era per decidere se eravamo ancora utili e potevamo andare avanti, o se eravamo vecchi pezzi irrecuperabili. Da buttare. Era un momento terribile. Bastava un cenno ed eri salvo, un altro ti condannava. Dovevamo metterci in fila, nude, passare davanti a due SS e a un medico nazista. Ci aprivano la bocca, ci esaminavano in ogni angolo del corpo per vedere se potevamo ancora lavorare. Chi era troppo stanca o troppo magra, o ferita, veniva eliminata. Bastavano pochi secondi agli aguzzini per capire se era meglio farci morire o farci vivere. Io vedevo le altre, orrendi scheletri impauriti, e sapevo di essere come loro. Gli ufficiali e i medici erano sempre eleganti, impeccabili e tirati a lucido, in pace con la loro coscienza. Era sufficiente un cenno del capo degli aguzzini, che voleva dire “avanti”, ed eri salva. Io pensavo solo a questo quando ero lì, a quel cenno. Ero felice quando arrivava, perché avevo tredici anni, poi quattordici. Volevo vivere. Ricordo la prima selezione. Dopo avermi analizzata il medico notò una cicatrice. «Forse mi manderà a morte per questa…» pensai e mi venne il panico. Lui mi chiese di dove fossi e io con un filo di voce ma, cercando di restare calma, risposi che ero italiana. Trattenevo il respiro. Dopo aver riso, insieme agli altri, del medico italiano che mi aveva fatto quella orrenda cicatrice, il dottore nazista mi fece cenno di andare avanti. Significava che avevo passato la selezione! Ero viva, viva, viva! Ero così felice di poter tornare nel campo che tutto mi sembrava più facile. Poi vidi Janine. Era una ragazza francese, erano mesi che lavoravamo una accanto all’altra nella fabbrica di munizioni. Janine era addetta alla macchina che tagliava l’acciaio. Qualche giorno prima quella maledetta macchina le aveva tranciato le prime falangi di due dita. Lei andò davanti agli aguzzini, nuda, cercando di nascondere la sua mutilazione. Ma quelli le videro subito le dita ferite e presero il suo numero tatuato sul corpo nudo. Voleva dire che la mandavano a morire. Janine non sarebbe tornata nel campo. Janine non era un’estranea per me, la vedevo tutti i giorni, avevamo scambiato qualche frase, ci sorridevamo per salutarci. Eppure non le dissi niente. Non mi voltai quando la portarono via. Non le dissi addio. Avevo paura di uscire dall’invisibilità nella quale mi nascondevo, feci finta di niente e ricominciai a mettere una gamba dietro l’altra e camminare, pur di vivere. Racconto sempre la storia di Janine. È un rimorso che mi porto dentro. Il rimorso di non aver avuto il coraggio di dirle addio. Di farle sentire, in quel momento che Janine stava andando a morire, che la sua vita era importante per me. Che noi non eravamo come gli aguzzini ma ci sentivamo, ancora e nonostante tutto, capaci di amare. Invece non lo feci. Il rimorso non mi diede pace per tanto, tanto tempo. Sapevo che nel momento in cui non avevo avuto il coraggio di dire addio a Janine, avevano vinto loro, i nostri aguzzini, perché ci avevano privati della nostra umanità e della pietà verso un altro essere umano. Era questa la loro vittoria, era questo il loro obiettivo: annientare la nostra umanità.”

da "Fino a quando la mia stella brillerà", di Liliana Segre
(nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica)

mercoledì 24 gennaio 2018

Scienza infusa!

Pubblichiamo questo (clicca QUI) bellissimo articolo tratto da



Il festival della Scienza è sempre un’occasione importante, per i ragazzi di tutte le età, per imparare e sperimentare argomenti interessanti. Grazie all’impegno delle insegnanti, molte classi del nostro Istituto, anche quest’anno, vi hanno fatto visita.

Alcune di loro hanno già condiviso con Miniscoop l’emozione dei laboratori interattivi aventi come argomento il gioco dei pacchi, come lavarsi le mani e la scherma” e  le fibre ottiche, i neutrini e la matematica in arte.
Stavolta è il tema del cyberbullismo ad esserci presentato. Grazie all’esperienza acquisita con il laboratorio “Log in Log out”,  alcuni ragazzi della III E ci mettono in guardia dai rischi che si corrono con l’utilizzo dei social networks a causa dei cosiddetti “cattivi del web”.
Come tutti gli anni nella nostra città, si svolge il festival della scienza, una manifestazione ricca di interessanti laboratori nei quali si possono approfondire molte delle nostre curiosità. Quest’anno il tema del festival era “ contatti “. La nostra classe ha partecipato a vari laboratori, quello di cui vogliamo parlarvi oggi è “Log in Log out”.


In questo laboratorio ci hanno spiegato che i social network sono degli strumenti che vengono utilizzati per condividere immagini e video con il resto del mondo.


Ormai i social sono conosciuti e utilizzati da oltre 2 miliardi di persone. Ma non tutti i social sono virali: quelli più utilizzati sono Instagram, Facebook, Snapchat e Twitter.



Quando si crea un account su un social spesso quest’ultimo richiede l’inserimento dell’età non minore ai 13 anni ma molte persone violano questo divieto inserendo un’età maggiore di quella effettiva. Dietro a questo muro virtuale possiamo trovare persone con disturbi mentali come hcker e pedofili ma possiamo trovare anche la polizia postale che si nasconde dietro ad alcuni profili.

CATTIVI DEL WEB

Hater: un irrefrenabile senso di odio conduce a insultare gli altri utenti della rete senza alcun motivo.
Sono molto sicuri di se stessi dietro ad un anonimato, ma direbbero le stesse cose di persona?


Cracker: comunemente chiamati “pirati della rete”, sfruttano le proprie abilità informatiche per fare del male.
Sono creatori di virus, autori di truffe e ladri di dati sensibili.



Cyberbullo: bullo virtuale.
Si diverte a tormentare gli utenti più deboli, non tenendo conto che ciò che fa rimarrà per sempre in rete.


Spoofer: forse la minaccia meno conosciuta e più sottovalutata.
Il termine “spoofing” sta a significare una falsificazione del proprio indirizzo IP, oppure una falsificazione di identità indispensabile per raggiungere scomode situazioni.


Alla fine di questo percorso formativo ci hanno fatto provare un giochino che a nostro parere è stato molto divertente, ognuno aveva una scheda con un profilo dove venivano specificate le nostre caratteristiche.
Aprendo questa scheda si poteva vedere che potevamo appartenere a tre tipi di persone:
  • comuni utenti [le persone normali che sono su internet]
  • polizia postale [una polizia speciale che si occupa di controllare e verificare che gli utenti siano in regola]
  • cattivi del web [che, come abbiamo detto in precedenza, sono tutte quelle persone che non seguono i regolamenti di Internet]
Ognuno doveva chiudere gli occhi [log out], tranne i cattivi del web che dovevano decidere [insieme] di eliminare una persona qualunque, subito dopo erano i poliziotti postali ad aprire gli occhi [log in] e decidere [insieme] un profilo da controllare.
Alla fine del turno ogni persona doveva aprire gli occhi [log in] e ľutente/poliziotto che sia, scelto dai cattivi, veniva eliminata dal gioco.
Anche la polizia poteva eliminare a suo modo: naturalmente se beccava utenti innocenti non accadeva nulla, diversamente se indovinava chi erano i cattivi li poteva eliminare.

Matilde, Marco, Elia, Classe digitale, III E Durazzo


Durazzo's junior prom

Il Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi ha approvato anche per quest'anno scolastico il progetto "festa di fine anno", dedicato alle ragazze e ai ragazzi che frequentano le classi terze della scuola Durazzo.

La festa è riservata esclusivamente agli studenti Durazzo dell'ultimo anno, non è obbligatoria e non è un'iniziativa scolastica.
L'unico scopo è quello di accompagnare l'uscita dall'Istituto Comprensivo con un'occasione un pochino più divertente dell'esame orale 😉


L'organizzazione del party è totalmente a carico dei genitori, ma sempre su base volontaria.
Chi desidera occuparsene è ovviamente bene accetto e può parlarne con il/la proprio/a rappresentante di classe (solo per le terze, ovviamente), che è già contatto con i referenti del Comitato Genitori per questo progetto.

Per curiosità e domande e proposte si può usare anche lo spazio qui sotto dove inserire commenti.

domenica 21 gennaio 2018

Il GIORNO DELLA MEMORIA

La Legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, il Comune di Genova organizza una ricca serie di iniziative (vedi qui).
Fra queste da segnalare lo spettacolo L’incantatrice di serpenti, di e con Igor Chierici, regia di Luca Cicolella, a cura della Fondazione Garaventa: venerdì 26 gennaio ore 20.30 presso l'Audiorium di Strada Nuova in Vico Boccanegra (tra l'altro, l'auditorium è una delle sale storiche della città, nata come cinematografo agli inizi del Novecento e riaperta giusto l'anno scorso). Costo del biglietto: 10€, con prenotazione obbligatoria -entro il 24 gennaio- all’indirizzo mail: eventi@comune.genova.it

Ancora: domenica 28 gennaio alle 16.30 il Teatro Cargo (Piazza Odicini, Voltri) ripropone Tra i vivi non posso più stare, da un'idea di Roberto Doati, per ripercorrere la vita "giusta" di Riccardo Pacifici, rabbino di Genova, deportato e ucciso ad Auschwitz. Lo spettacolo, da anni in cartellone, è fatto di recitazione, narrazione, montaggi video e musicali e una buona dose di spaesamento da far vivere agli spettatori.

Sempre domenica 28 gennaio, a partire dalle ore 14.30, la Cooperativa TerraMare propone un'iniziativa davvero interessentissima: La memoria dei luoghi: il ghetto ebraico. Una passeggiata guidata di circa 2 ore nel Ghetto di Genova, attraverso un percorso sulla memoria storica dei luoghi. Costo della visita: 12€ (soci Coop e tesserati Giardini Luzzati 10€), bambini 6€. Prenotazione obbligatoria, anche via WhatsApp, al numero 335 1278679. Per ulteriori informazioni, pagina facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/563387504001758/.

sabato 20 gennaio 2018

Cosa hai fatto di bello oggi?


Inizia domani pomeriggio, con la prima conferenza tenuta da Daniele Novara, il 7° ciclo di incontri gratuiti dell'Università per genitori, il progetto di LaborPace della Caritas di Genova in collaborazione con Palazzo Ducale.



I quattro incontri, che vedono la partecipazione di nomi importanti come lo scrittore Anselmo Roveda, la psicologa Paola Scalari  e la psicopedagogista Lucia Castelli, sono a disposizione di tutti coloro che, in un modo dell'altro, più o meno consapevolmente, ricoprono responsabilità educative: una risorsa per i genitori ma anche per insegnanti, educatori, allenatori sportivi.
In contemporanea, laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni per favorire la partecipazione di entrambi i genitori (necessaria l’iscrizione qui).


L’Università dei Genitori propone inoltre Workshop di approfondimento, Corsi di Formazione e un servizio di Consulenza Pedagogica per genitori e insegnanti. Tutte le informazioni sul sito www.mondoinpace.it.

mercoledì 17 gennaio 2018

Il Massimo possibile!



Nervi, Collegio Emiliani. Un momento fantastico per tutta la nostra scuola, per i genitori, gli insegnanti, cittadine e cittadini. Massimo Recalcati, oggi, è stato bravissimo. Brillante, generoso, capace di alternare il profondo più profondo alla giocosità espositiva, a tratti emozionante. Un'intera comunità si è unita in un'esperienza che diventa formativa per tutti. Certe cose rianimano, e arrivano lontano, per induzione, per osmosi. Nessuno riprendeva, poche foto, tutti ascoltavano. Queste sono immagini in soggettiva, o tratte da amici e familiari. Qualcuno prendeva appunti. Tutti sarebbero andati avanti ancora due ore. Poi, se n'è parlato. Il potere della parola, della passione, della professionalità.

Se c'eri, racconta le tue impressioni, qui nei commenti e facci avere le tue immagini, video.

mercoledì 10 gennaio 2018

ISCRIZIONI a.s. 2018/2019




Chi
I genitori (esercenti la responsabilità genitoriale, affidatari e tutori) di bimbe/i e ragazze/i che a settembre 2018 inizieranno la scuola d'infanzia, la scuola elementare, le scuole medie e le superiori.
Quando?
Dal 16 gennaio al 6 febbraio 2018.

Dove?
Online per i genitori con figli alla scuola dell'obbligo, direttamente presso le segreterie scolastiche per le scuole d'infanzia.
Come?
Per le scuole dell'obbligo, è possibile avviare la procedura di registrazione sul portale del MIUR dedicato alle iscrizioni a partire da martedì 9 gennaio. 
Una volta ottenute le credenziali, cioè il codice utente e la password, si può procedere all'iscrizione vera e propria. I docenti o comunque coloro che possiedono già le credenziali di accesso attivate per altri servizi del Portale MIUR non devono effettuare la registrazione. 

Per presentare una domanda d'iscrizione è necessario conoscere il codice identificativo della scuola prescelta. Per farlo si può anche consultare il portale scuolainchiaro.
Di seguito i codici meccanografici delle scuole dell'I.C. Quinto Nervi:
GIANELLI: GEEE863031
DA VERRAZZANO: GEEE86301V
MANFREDI: GEEE863042
FERMI: GEEE86302X
DURAZZO (sede e succursale): GEMM86301T

Alcuni dati richiesti durante la procedura sono obbligatori, altri sono richiesti dalla scuola prescelta per definire l'accoglimento delle domande o, come nel caso delle sezioni linguistica e digitale della Durazzo, per la formazione delle classi.
Una volta inserite le informazioni richieste, la domanda può essere visualizzata per controllarne la correttezza e quindi inoltrata. Una volta inviata, la domanda d'iscrizione non può più essere modificata: nel caso, è necessario contattare la scuola destinataria della domanda.