giovedì 28 aprile 2016

Traffico astrale

L'ex-collega di Consiglio d'Istituto Flavia Botto, ora mamma di ampi orizzonti cosmici, ci inoltra questo chiedendo massima diffusione, e noi massimamente diffondiamo! ;-)

Lorenzo Calza

sabato 23 aprile 2016

Appuntamenti per genitori (e non)

In questi ultimi giorni di aprile c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Cerchiamo di riassumere e semplificare tutte le opportunità di incontro e formazione per adulti (non solo genitori) offerte gratuitamente a livello di quartiere.

Il Centro Papillon di Nervi (supporto e orientamento per la famiglia, viale Franchini 24/2) ospiterà, a partire da martedì 26 aprile, una serie di incontri con la psicologa Caterina Costa dal titolo "La stanza dei genitori". L'obiettivo dei tre appuntamenti -tutti in orario serale- è quello di presentare in modo semplice e colloquiale alcune idee sulle teorie e i meccanismi che stanno alla base delle relazioni e dello sviluppo: «affronteremo sempre il tutto mettendoci un po' in gioco e accogliendo il contributo di ogni partecipante al gruppo, certi del fatto che il gruppo è una grande opportunità e risorsa per la nostra crescita personale».


venerdì 22 aprile 2016

Compostaggio domestico



Martedì prossimo 26 aprile, presso la sede dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi di Genova, in via Antica Romana di Quinto 63/B, si terrà un breve ma davvero imperdibile incontro con il professor Federico Valerio, che, tra le mille altre cose, per molti anni ha diretto il Dipartimento di Chimica Ambientale dell'Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro di Genova.

Il corso sul compostaggio domestico "Come trasformare i rifiuti in terriccio profumato di bosco"gratuito, è rivolto ad un pubblico adulto (eventualmente anche qualche ragazza/o, se dichiaratamente interessata/o).







mercoledì 20 aprile 2016

Cattive Ragazze - Recco, 22 aprile ore 21.00

tavola dedicata ad Angela Davis
Cattive Ragazze. 15 storie di donne audaci e creative di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, vince il Premio ANDERSEN 2014 come miglior libro per ragazzi a fumetti.

Leggi qui le motivazioni della giuria.

Cecilia d'Elia, nella prefazione, scrive: «Le storie di questo libro sono storie di libertà. Probabilmente nessuna di queste donne si pensava eccezionale, ma tutte erano determinate. Così, vivendo la loro vita hanno aperto strade nuove o mandato in frantumi tradizioni secolari».


Proprio perché si parla di libertà e di lotta per la libertà, l'ANPI di Recco, sezione Ruby Bonfiglioli, ha deciso di iniziare proprio dalle "cattive ragazze" la celebrazione  della Festa della Liberazione 2016.
Venerdì 22 maggio, alle ore 21, presso la Sala Polivalente di via Ippolito d'Aste, a Recco, si terrà un incontro aperto dal titolo IERI COME OGGI LE CATTIVE RAGAZZE FANNO LA STORIA, con la partecipazione delle associazioni Usciamo dal silenzio e SPA - Politiche di donne.
Tutti invitati.



venerdì 15 aprile 2016

Morale senza moralismo!

Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Gli studenti impegnati nell'iniziativa
Torna a Piacenza l’iniziativa della multa morale, che vede coinvolti gli alunni componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze insieme agli agenti della Polizia Municipale, con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività a comportamenti rispettosi del senso civico.

Venerdì mattina protagonisti sono stati gli studenti delle classi III F e III A della scuola Faustini, con sede all’interno del plesso Mazzini, accompagnati dalle insegnanti e dall’assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli.

Dopo la partenza dal cortile della scuola, i ragazzi si sono spostati nel quartiere per verificare il rispetto delle norme del codice della strada da parte degli automobilisti, con particolare attenzione al rispetto di anziani, disabili e bambini.

Come "sanzione" per le violazioni è stato chiesto un gesto riparatorio di aiuto e sostegno altruistico.
***
 
Forse perché arriva dalla mia città natale e non sono obiettivo, ma mi sembra un'iniziativa efficace sul piano del civismo. Immaginate squadre di nostri ragazzi in azione durante il mercato, l'uscita dalle scuole, e nelle ore calde del traffico urbano.

;-)

De Pres
Lorenzo Calza

mercoledì 13 aprile 2016

DIAMO RITMO ALLA CONOSCENZA!


Nei giorni 16 e 17 Marzo 2016 si sono svolte due giornate di laboratori a cura di Eric Siake, mediatore interculturale camerunense esperto in danze tradizionali africane, che ha presentato un progetto interculturale all'I.C.Quinto-Nervi, nell'ambito di “Leggere il Mondo”, in collaborazione con l’Associazione Mabota.







La mia presenza e contributo ha riguardato la parte organizzativa: preparazione degli spazi e degli impianti messi a disposizione dalla scuola (casse, videoproiettore, microfono....), montaggio e smontaggio nelle diverse scuole, accoglienza per il mediatore culturale e la sua collaboratrice.

Ringrazio il Dirigente che mi ha accolto con grande pazienza e disponibilità, nonostante fosse impegnato su molti fronti, consegnandomi con fiducia materiali preziosi di cui ho cercato di avere la massima cura.

Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento anche a tutte le insegnanti e il personale che hanno interrotto le loro attività per dedicarmi tempo e attenzione per comprendere le migliori sistemazioni e trovare le attrezzature adeguate, oltre ad essersi adoperati per l’allestimento degli spazi.

Grazie infine a un genitore volontario del Comitato, Massimo Lazzaroni della Da Verrazzano, che ha offerto la sua professionalità per controllare la funzionalità delle apparecchiature e per aver riparato una cassa che si è rivelata utilissima.

Le attività si sono svolte su due giornate, in 4 plessi scolastici.

Si sono alternati  8 gruppi di 50 alunni circa per un totale di circa 260 allievi.

Eric e la sua collaboratrice hanno articolato il loro intervento in due ore per ogni gruppo.

Filo conduttore: ASCOLTARE-GUARDARE E DANZARE.



La prima parte era di introduzione alla cultura africana attraverso la simbologia degli animali per sensibilizzare i bambini su temi come la pazienza, la prudenza, il coraggio e la gratitudine verso chi ci ha fatto del bene.

 


Sono state fornite nozioni geografiche e culturali con metodo attivo, facilitando l'intervento spontaneo dei bambini.

Successivamente, in modo graduale, sono stati introdotti stili di danza e approccio al ritmo attraverso strumenti musicali tipici dei paesi africani. Utilizzando la proiezione di video e l'animazione diretta e partecipata, tutti gli alunni hanno danzato su ritmi africani liberando la loro espressività, hanno potuto sperimentare gli strumenti musicali e indossare abiti della tradizione africana.







Tutti i bambini-e/ragazzi-e sono stati rispettosi delle regole  proposte per svolgere in armonia l'esperienza.

Si sono tutti molto divertiti.

L'animatore è stato abile nel mantenere alta l'attenzione e ha mostrato un alto grado di competenza.

Ringrazio per aver avuto l'opportunità di assistere a questa meravigliosa esperienza di crescita.
Nei giorni successivi, diversi genitori hanno manifestato interesse per l’attività realizzata e per l'associazione.
Le insegnanti hanno dichiarato apprezzamento per la professionalità dei conduttori/facilitatori.


Teresa Gigliotti

lunedì 11 aprile 2016

piccole GRANDI soddisfazioni



Genova, 11 aprile 2016

L’Associazione di volontariato Borgo Solidale desidera ringraziarvi per l’opportunità che abbiamo condiviso nella giornata del 9/1/2016 presso il Cinema S. Pietro di Quinto con la proiezione del docu-film “Nessun Fuoco, nessun luogo” di C. Grippa e M. Bertora.
Grazie alla vostra collaborazione abbiamo avuto l’opportunità di attivare una raccolta fondi a favore del progetto “La Cambusa, il social market che ha sede in via Sagrado 13 che, grazie alla generosità dei partecipanti all’evento, ha consentito di raccogliere la cifra di 1.214,64 che ci ha permesso di acquistare prodotti - alimentari e non - a beneficio di famiglie in difficoltà socio- economica.
Sono ormai una cinquantina le famiglie residenti nel Municipio del Levante, segnalate dalle Assistenti Sociali dell’ATS 51 Levante, che frequentano, su appuntamento, la Cambusa.
Se, a livello individuale o di piccolo gruppo, qualcuno di voi fosse interessato a partecipare alle nostre iniziative, può contattare l’associazione attraverso il sito www.borgosolidale.org o la mail borgosolidale.onlus@gmail.com o il nostro profilo FB.
Cogliamo l’occasione per informarvi della prossima iniziativa in programma a favore della Cambusa che avrà luogo sabato 7 maggio 2016 presso il Punto Vendita Coop di C.so Europa con la raccolta di prodotti alimentari e dell’igiene della persona e della casa.
Ringraziandovi ancora per l’occasione che abbiamo condiviso, rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare in futuro per altri progetti comuni.
Al Dirigente Scolastico e agli insegnanti Al Comitato dei genitori Agli alunni dell'Istituto Comprensivo Quinto-Nervi
Cordiali saluti

Enrico Grasso
 
 
Borgo Solidale ONLUS - Via Tanini 1 G Genova - Tel. 010 0016568 C.F. 95107780108 Email: borgosolidale.onlus@gmail.org Web site: http://www.borgosolidale.org
 

Un defibrillatore per Capolungo


giovedì 7 aprile 2016

SPAZI FAMILIARI E SOCIALI: QUALI ALLEANZE E CONFINI?

Il 22 marzo si è tenuto a Nervi il primo appuntamento organizzato dall'associazione AltreMenti per il ciclo di incontri di formazione "Così lontani così vicini".
In attesa del secondo appuntamento previsto per martedì 27 aprile, sempre alle 17.00 presso la Sala Conferenze di Piazza Duca degli Abruzzi, a Nervi, ecco un breve e imperfetto riassunto di quanto detto in quell'occasione dalla psicologa Rita La Valle e dal pedagogista Andrea Maggiolo.

Il processo di crescita e di emancipazione della persona affonda le radici nella famigliaLa storia familiare è già ricca nel momento in cui veniamo al mondo, perché esistono delle fasi nella vita di una famiglia precedenti la nascita del figlio. Ecco perché la comunicazione tra genitori e figli deve essere organizzata come una costruzione progressiva nel tempo, affrontando al momento opportuno le varie fasi di sviluppo individuale e famigliare.

La preparazione teorica è importante e negli ultimi anni alle famiglie sono offerte molte opportunità di formazione e informazione che per le generazioni passate non erano neppure ipotizzabili. Questo da un lato è un’opportunità, dall'altro è anche la dimostrazione di un’esigenza di aiuto e sostegno che non è mai stata così avvertita. La società occidentale è cambiata negli ultimi vent'anni in modo molto rapido e per molti punti di vista in maniera radicale; questi cambiamenti hanno avuto conseguenze importantissime all'interno della famiglia. Pietropolli Charmet ed altri studiosi hanno ben definito questo importante passaggio dalla famiglia etica e normativa, che aveva il mandato di trasmettere valori e un sistema di regole certe e condivise, alla famiglia affettivapiù propensa a trasmettere amore che norme e in cui l’obiettivo è la felicità dei figli, il rifiuto della frustrazione e dell’autorità.
I genitori di oggi sanno come non vogliono essere, ma non sanno che strumenti adottare e spesso confondono l'autorità, che rifiutano, con l'autorevolezza, che però non sanno conquistare e mantenere.

Nella famiglia nucleare i genitori devono poter esercitare il proprio ruolo rispettando alcuni «sottosistemi»: questi hanno funzioni e caratteristiche precise, che dipendono anche dall'età e dal sesso di chi ne fa parte.
sottosistema coniugale - la coppia adulta deve essere in grado di difendere il proprio sottosistema da eventuali interferenze (suoceri, amici, figli). La coppia coniugale ha un rapporto di reciproco sostegno e il funzionamento della coppia è un esempio di modello di interazione e anche di gestione dei conflitti tra individui "alla pari".
sottosistema genitoriale - si forma nel momento in cui nasce il primo figlio e ha il compito di nutrire, accudire, far crescere e guidare alla socializzazione. I rapporti "di potere" sono sbilanciati ma è in questo sottosistema che si dà un importante esempio di gestione del conflitto "ad armi impari".
sottosistema fratelli/sorelle - si forma orizzontalmente tra i figli e va difeso, come gli altri, dall'invadenza altrui.
Questi sistemi sono separati da confini ed è fondamentale che questi confini rimangano ben evidenti affinché i vari membri della famiglia possano esercitare al meglio le proprie funzioni e garantire la salute del sistema famiglia. 
L’idea stessa di «confine» comporta quella di «conflitto». Oggi più di ieri è importante insegnare e imparare a gestire i conflitti come negoziazione, che comporta vantaggi per le due parti.
Il modo in cui i conflitti vengono gestiti dipende dalla propria storia familiare.
I sottoinsiemi familiari e i loro confini comportano degli schieramenti e fanno parte della gerarchia insita nel gruppo famiglia. In ogni struttura familiare, infatti, esistono specifici rapporti gerarchici: la gerarchia nasca dalla differenziazione delle funzioni individuali e dal riconoscimento reciproco delle personali competenze per il buon funzionamento del sistema famigliare. La gerarchia, in sostanza, è indispensabile: essa ha a che fare con il concetto di autorevolezza.

Il confine va letto anche come un'interfaccia, un qualcosa che separa e allo stesso tempo mette in comunicazione.
Si possono individuare diverse tipologie di confini.
  • I confini diffusi o troppo permeabili consentono sì la comunicazione tra i sottosistemi, ma senza la garanzia che l’informazione sia pertinente, cioè adeguata alla relazione tra i comunicanti e adeguata alla fase del ciclo vitale in cui ci si trova. Il rischio è che una scarsa attenzione a quelle che sono le diverse aree di competenza all'interno di una famiglia provochi il caos: è il caso, ad esempio, in cui gli adulti si mettano allo stesso livello dei propri figli (l'esempio della "mamma amica" o del genitore che si sostituisce al figlio anche nel linguaggio: "facciamo i compiti", "ci prepariamo per il compito in classe", ecc.), oppure che rendono partecipi i propri figli delle discussioni che avvengono tra di loro, magari nel tentativo di crearsi degli alleati in una sorta di formazione di battaglia. La delegittimazione del coniuge di fronte a un bambino provoca immancabilmente una perdita di autorevolezza della stessa coppia genitoriale: non è solo l’adulto accusato a perdere prestigio, ma anche chi lo sta denigrando. Il confine diffuso dunque consente un eccessivo passaggio di informazioni e di emozioni, con conseguenze difficilmente gestibili. I genitori alle volte non si prendono cura delle emozioni dei propri figli perché non sono in grado di gestire le proprie. 
  • I confini rigidi sono altrettanto disfunzionali di quelli diffusi. La comunicazione è interrotta e non si dà la possibilità di negoziare nuove regole nel momento in cui sorgano conflitti.
  • I confini distinti sono infine quelli adeguati alla relazione tra i vari sottosistemi e pertinenti alle diverse fasi del ciclo vitale di una famiglia.

La famiglia è come un organismo vivente e affronta diverse tappe di crescita. In questa crescita, essa tende a mantenere la propria identità e ad opporsi al cambiamento. Tuttavia durante il ciclo di vita essa deve cambiare per soddisfare le esigenze evolutive dei suoi componenti e per fronteggiare le situazioni più disparate e, soprattutto, le inevitabili fasi critiche. Ecco allora che una famiglia "sana" si caratterizza per una certa flessibilità, per la capacità di affrontare e superare ogni passaggio impedendo al proprio ciclo vitale di bloccarsi o di deviare.
Ogni fase va affrontata e superata e il livello di benessere famigliare è dato dalla regolarità con cui il gruppo ha attraversato e metabolizzato tutte le tappe di crescita e sviluppo.
Prima tappa: formazione della coppia. Si crea e si definisce un nuovo sistema coniugale. In questa fase la coppia si stacca non solo fisicamente dalle famiglie di origine e prende consapevolezza della formazione di un nuovo organismo sociale. Questa fase è delicatissima e spesso non viene vissuta o superata perché l'arrivo di un figlio è improvviso. 
Seconda tappa: nascita del figlio. La coppia lascia spazio al bambino e soprattutto lascia spazio al particolare intenso rapporto tra madre e bambino. In questa fase i nonni legittimano i propri figli come genitori e questa legittimazione è fondamentale per poter considerare superata la fase del distacco (prima tappa) e per tutelare anche dall'esterno la competenza dei nuovi genitori. 
Terza tappa: entrata a scuola. Il bambino esce nella società e i genitori, in particolare la madre, devono agevolare questo passaggio. Per ottenere questo è indispensabile che l'insegnante venga legittimato dai genitori (e viceversa), in caso contrario il rischio è la perdita di autorevolezza per tutti gli adulti di riferimento, genitori e insegnanti. Questa fase rappresenta la prima vera crisi famigliare: per i genitori è molto faticoso accettare modelli educativi e visioni del proprio figlio diverse dalle proprie. Spesso capita, poi, che la famiglia arrivi a questa tappa troppo concentrata e/o incentrata sul figlio, che fa da collante per la coppia. La socializzazione mette ansia nei genitori perché apre alla perdita di controllo. Un esempio  molto comune di questa ansia, presente più di frequente nelle madri, è il classico terzo grado cui i bambini vengono sottoposti appena usciti da scuola: "hai mangiato? sei stato interrogato? che compiti hai? cosa avete fatto in classe? cosa ha detto la maestra del compito?".
L’onnipotenza materna che contraddistingueva l’educazione del bambino prima dell’ingresso nella scuola diventa impotenza poi: "quando è a scuola io non posso controllarlo".
Quarta tappa: adolescenza. Il bambino deve trovare un equilibrio già prima dell’adolescenza e questa fase può essere meno critica se tutte le tappe che l'hanno preceduta sono state metabolizzate. La tendenza del figlio adolescente è quella di mettersi sullo stesso piano dei genitori e, contemporaneamente, rimanere ben saldo all'interno della famiglia. Questa richiesta è difficile da gestire e può mettere seriamente in crisi la famiglia più sana. Si tratta poi di una fase difficile anche per altri fattori non direttamente collegati alla presenza del figlio adolescente ma all'età anagrafica della famiglia: spesso questo periodo coincide con la presenza di anziani bisognosi di assistenze e cura, altri figli di età diversa con esigenze differenti, incupimenti al pensiero di non essere più giovani...
Quando i figli sono adolescenti, i genitori si rassegnano alla rinuncia di controllo. Questa rinuncia provoca ansia quando l'adolescente non c’è e, spesso, rabbia quando c’è.
Quinta tappa: la famiglia trampolino. I figli lasciano la famiglia d'origine e questa deve agevolare questo passaggio naturale.

mercoledì 6 aprile 2016

Bisagno

BISAGNO 
un documentario di MARCO GANDOLFO

"Per combattere il falso, lo sgradevole, il disonesto, l'ingiusto... è necessario essere leali, onesti e giusti".

Martedì 12 aprile 2016, ore 21.00
CINEMA SAN SIRO DI NERVI 
Via alla Chiesa Plebana, Genova