venerdì 17 febbraio 2017

SICUREZZA!

Ieri, 16 febbraio, le rappresentanti delle scuole Manfredi, Fermi ed Emile si sono recate in Municipio per consegnare 135 fogli con le 1.365 firme dei cittadini che chiedono alle autorità «l'adozione di tutte le misure necessarie, a partire dal controllo delle eccessive velocità  dei veicoli, atte a garantire la sicurezza dei pedoni nei tratti di via Donato Somma, soprattutto in prossimità degli attraversamenti pedonali e nelle vicinanze delle Scuole Manfredi, Fermi ed Emile», oltre alla regolamentazione della circolazione veicolare in prossimità del'incrocio tra via Vosgi e via Somma e di tutti i punti critici lungo la stessa via.

Ma così non va bene, non basta!
Questa non può restare una semplice comunicazione: questa è una storia di vita che va raccontata.
Per tenerne traccia, ma soprattutto per pretendere dalle autorità quello che 1.365 cittadini (1.365 firme raccolte in meno di 10 giorni! sono numeri che fanno riflettere, che vanno capiti) chiedono a gran voce: SICUREZZA!

Ora io posso raccontare solo la mia parte, senz'altro riduttiva, poco approfondita e sicuramente senza pretese, ma almeno è un inizio.
Forse tutto è iniziato con l'incidente fatale di martedì 24 gennaio davanti all'Emile. Un neo-papà - in potenza.
Credo che ritrovarsi presenti a questo incidente terribile proprio all'ora in cui escono i bimbi dall'asilo e da scuola sia stata una bruttissima esperienza per tutte le mamme che stavano passando di lì, e per tutti i bimbi, oltre che per chiunque altro.
Qualche mamma -forse anche perché l'istinto o l'emozione a volte suggeriscono come vedere le coincidenze- ha avuto l'idea della petizione in favore della sicurezza davanti alle scuole, per bimbi e genitori.
L'ulteriore incidente occorso alla mamma che qualche giorno dopo è stata investita sulle strisce pedonali della Manfredi in orario ingresso alunni mentre attraversava (peraltro sotto la supervisione di un vigile) ha fortificato nei genitori la consapevolezza che è necessario essere in tanti e impegnarsi in prima persona per poter ottenere ascolto.

Per quanto mi riguarda ho mandato i miei bimbi all'Emile per 3 anni, ora frequentano la Manfredi, quindi via Somma l'ho sempre percorsa, a piedi o in auto, almeno quattro volte al giorno tutti i giorni da quasi 6 anni a questa parte. E dal 24 gennaio quando tutti i giorni passo davanti a quel mazzo di fiori legato al palo della luce difronte all'Emile mi manca il respiro.

Sono orgogliosa di aver firmato, di aver  contribuito a chiedere ai cittadini di firmare per questa petizione voluta dalle mamme, di aver aiutato a raccogliere e contare le firme, e da ultimo di aver presenziato alla riunione di sabato 11 febbraio, durante la quale le autorità si sono rese conto che non solo le mamme, ma tutti i cittadini a gran voce stanno chiedendo: SICUREZZA! 
Sono molto soddisfatta della forte presa di posizione di tutti i cittadini sul tema della sicurezza, sollevato per prime da noi mamme.
So quindi che siamo tanti ad essere fiduciosi che le autorità non lascino cadere nel vuoto (o nel dimenticatoio) quello che le 1.365 firme raccolte stanno gridando: SICUREZZA!

Non smetterò di ripetere la parola sicurezza, per i bimbi, per i genitori, per tutti i cittadini, perché è quello che il racconto di questa storia vuole ottenere.
SICUREZZA!

Erica Assereto, mamma di Giulia e Alessio, Scuola d'Infanzia di Via Somma

giovedì 16 febbraio 2017

La stanza dei genitori 2017

Il Centro Papillon di Nervi (supporto e orientamento per la famiglia, viale Franchini 24/2) presenta anche per quest'anno 2017 le proposte della sua «stanza dei genitori», uno spazio, non solo fisico, in cui condividere esperienze, dubbi, difficoltà, proposte, e dove «l’energia del gruppo promuove e rafforza le risorse di ciascuno».


Un'occasione importante per chi ha figli in età scolare.
Gli incontri, gratuiti, si svolgeranno nelle date che trovate indicate nella locandina in orario serale dalle 21.00 alle 22.30.

martedì 14 febbraio 2017

Andare a scuola in sicurezza

Sabato 11 febbraio u.s., ospitata dalla SOMS di Nervi, si é svolta una tavola rotonda tra una delegazione dei genitori degli alunni delle scuole affacciate su via Donato Somma, il presidente del Municipio Levante Nerio Farinelli, Michele Raffaelli, assessore al territorio, il vice presidente  e assessore politiche giovanili Paola Maccagno.
Presenti anche alcuni residenti della zona, naturalmente interessati all'argomento.

Oggetto dell'incontro, organizzato anche grazie al coordinamento di Luca Romeo: valutare congiuntamente le possibili soluzioni per rendere più sicura via Donato Somma, sia per i veicoli che la percorrono che per i pedoni che la attraversano, specie a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonista tale strada (non da ultimo quello che ieri mattina ha bloccato nuovamente il traffico nelle prime ore della mattinata).
Sono state analizzate con cura le peculiarità e le problematiche della viabilità di via Somma.

Da un lato le autorità hanno proposto un aiuola triangolare (in foto) che costituisca una delimitazione delle corsie di immissione da via Vosgi in via Somma e viceversa, creando al contempo un impedimento fisico alla svolta vietata in via Vosgi per le auto provenienti da levante (motivo di molti incidenti nel tempo, non ultimo quello luttuoso del 24 gennaio). 

Dall'altro lato le mamme presenti, che in pochi giorni hanno raccolto più di 1.300 firme solo a Nervi in capo ad una petizione per garantire la sicurezza dei pedoni in via Donato Somma, hanno voluto focalizzare l'attenzione sulla velocità di automobilisti e centauri: essa raggiunge infatti spesso punte elevate in quanto tale tratto di strada viene vissuto alla stregua di corso Europa.
Inoltre hanno sottoposto alle autorità un documento di dettaglio delle proposte, tra cui l'installazione di rilevatori di velocità, una migliore segnalazione degli attraversamenti pedonali e il potenziamento della segnaletica verticale e orizzontale in prossimità delle scuole, nonché la possibilità di istituire un pedibus per i bambini delle scuole in affaccio su tale strada. 
Il documento è sottoscritto da tutti i genitori rappresentanti di classe e di sezione delle scuole di Nervi: scuola d'infanzia di via Somma, primarie Manfredi e Fermi, Centro Pedagogico L'Emile.


Si è parlato anche della necessità di avviare dei corsi di educazione stradale nelle scuole, argomento che sta molto a cuore ai genitori e all'assessore Maccagno.
La riunione si è sciolta con la promessa da parte delle autorità di valutare concretamente e fattivamente tutte le ipotesi proposte.

Erica Assereto, mamma di Giulia e Alessio, Scuola d'Infanzia di Via Somma

domenica 12 febbraio 2017

Lo specchio infranto

“Davanti allo schermo i bambini perdono il rispecchiamento emotivo, che significa guardarsi negli occhi e pensare alla stessa cosa, essenziale per crescere” Cosa succede ai bambini se usano troppo internet? 

Federico Tonioni è il responsabile, al Policlinico Gemelli di Roma, del primo centro pediatrico italiano che si occupa di dipendenza da internet


venerdì 3 febbraio 2017

Bullismo: vittime, carnefici e spettatori

Il 7 febbraio 2017, martedì prossimo, sarà la prima giornata nazionale contro il bullismo nella scuola.


Per inciso, domenica 5 febbraio 2017 sarà la giornata nazionale contro lo spreco alimentare.

Difficile star dietro a tutte queste iniziative. Ho letto da qualche parte che ogni anno si contano più di 250 giornate celebrative, nazionali e internazionali, e che molto spesso celebrano argomenti che ai più non sembrano degni di particolari attenzioni. Pare ci sia anche la giornata nazionale del gatto e delle rane, per intenderci. Ma col bullismo non si scherza. 
Neanche con la campagna "Spreco Zero", ma in questo caso abbiamo proprio a che fare con la scuola e un blog che si intitola scuolelevante si dà delle priorità.

Il simbolo della giornata è un nodo blu contro il bullismo e la data, volutamente, coincide con quella del Safer Internet Day indetto dalla Commissione Europea parecchi anni fa: sempre più spesso infatti il bullismo prende la forma di cyberbullismo. E questo soprattutto a scuola, che, essendo più di altri un luogo di aggregazione sociale, ha proprio il compito di mediare, o forse meglio tutelare la creazione dei rapporti sociali, prima tra i banchi di scuola e poi all'esterno (dove il cyberbullo impazza, ovviamente).

Il fenomeno del bullismo è in continua ascesa. Da un'analisi dei dati raccolti dai questionari INVALSI per l'anno scolastico 2014/2015 risulta che solo il 19% degli alunni di quinta elementare ha dichiarato di non aver mai subito comportamente aggressivi, il 48% ha dichiarato di averli subiti occasionalmente, e tutti gli altri hanno dichiarato di subirli settimanalmente o addirittura, il 10%, giornalmente.

C'è da tremare a leggere questi numeri.
I nostri figli, quelli che frequentano le scuole primarie e secondarie di Quinto e Nervi, in quale percentuale rientrano? Chiediamocelo. E chiediamolo a loro:
Sai cos'è un bullo? Ne conosci qualcuno? Come fai a dire che è un bullo? E' solo? Qualcuno lo aiuta, o lo protegge o lo appoggia? Qualcuno ride quando viene fatta una violenza contro un tuo compagno? Tu ridi? Stai zitto?
Queste, secondo me, sono le domande più difficili da fare. Perché è in queste situazioni che possiamo farci un'idea del tipo di genitori che siamo... che vorremmo essere... che dovremmo essere.

Probabilmente giornate come queste servono proprio a far riflettere gli "spettatori", coloro che non intervengono mai, che stanno in silenzio, che sono o, peggio, diventano indifferenti alla violenza e che non si aggirano solo nelle aule e nei cortili scolastici.  

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