mercoledì 19 dicembre 2012

Esito.

Allora, mamme, papà, nonni, zii.

Si è appena concluso il secondo Consiglio d'Istituto, con l'ordine del giorno che già sapete.
Mi sembra giusto informarvi circa l'omologazione degli orari di ingresso delle primarie, prevista per il prossimo anno scolastico, che ha giustamente scatenato rimostranze.

Abbiamo sollevato il problema, ma soprattutto eravamo desiderosi di ascoltare le motivazioni . Ci è stato spiegato per filo e per segno il senso del provvedimento, che parte da lontano e non è del tutto arbitrario, anzi. Si tratta dei famigerati tagli ministeriali legati alle esigenze di accorpamento dei vari istituti del comprensorio. La programmazione della didattica sta diventando oggettivamente impossibile, con questi orari sfalcati: gli insegnanti sono sempre meno, devono rimpallarsi da un edificio all'altro e poi c'è un problema organizzativo del servizio di custodia. La dirigente e i professori si sono detti rammaricati, capiscono i disagi, ma ci chiedono di comprendere l'impellenza, per ottimizzare il servizio. Anzi, per renderlo possibile. Perché così avanti non si può andare.

Alla scuola Fermi esiste anche un problema di accessi alla piazza, di presenza dei vigili urbani, in più tanti altri dettagli che vi spiegheremo meglio.

A un certo punto abbiamo proposto che si portasse alle 8.10 l'ingresso di tutti i bimbi delle primarie, ma questo avrebbe comportato un problema circa l'orario della mensa e l'uscita da scuola degli alunni fuori dal tempo pieno.

Vi assicuro che, io e chi di noi era contrario, abbiamo perseverato fino in ultimo.  Devo ammettere che di fronte alla oggettività' di quanto ci veniva spiegato, la posizione di difesa di quel QUARTO d'ora in più o in meno diventava sempre più sterile e di bandiera.

Posizione che comunque noi contrari abbiamo mantenuto fino alla fine, votando CONTRO quel punto del Piano di Offerta Formativa.

Dal prossimo anno, quindi, tutti i bimbi delle primarie entreranno insieme. Ad alcuni di noi toccherà anticipare la sveglia di dieci minuti, ma questo è il meno.

Qualsiasi problematica più seria, sarà comunque valutata e affrontata.

Vi invito a parlarne fra di voi, con noi e con gli insegnanti stessi, che vi delucideranno meglio sulla loro situazione. 

Alla fine, quello che ci deve importare è che le cose funzionino e che i nostri bimbi abbiano il miglior servizio possibile.
 
Sono sicuro che capirete, come abbiamo capito noi (pur manifestando col voto la nostra perplessità).

Lorenzo Calza

32 commenti:

  1. Enrica Francesca Miccoli (Da Verrazzano)19 dicembre 2012 alle ore 23:16

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  2. Pienamente d'accordo con il commento precedente.
    Ma soprattutto sono per una raccolta firme immediata per il mantenimento dell'orario attuale.
    Ho scelto il tempo pieno perchè l'orario mattutino mi permettesse di svolgere quello che mia figlia deve fare PRIMA DI ANDARE A SCUOLA. Altrimenti avrei scelto i moduli con entrata alle 8.05, sotto casa. E sottolineo che la mia scelta (tra le altre) non ha permesso (tutto da stabilire) di creare la famosa classe alla Gianelli per mancanza di alunni sufficienti. Ora quella classe non esiste proprio. La questione del cambiamento dell'orario dipende solo da ragioni economiche, di nuovo. Ricordate che la scuola privata viene FINANZIATA DALLO STATO, mentre a quella pubblica VENGONO TOLTI I FONDI.
    Una sola parola: RIBELLIAMOCI.

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  3. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)20 dicembre 2012 alle ore 10:51

    Lorenzo ha perfettamente spiegato come stanno le cose, anche se, com'è giusto, bisogna parlarne ancora. Magari solo per sfogarsi oppure, se possibile, per proporre alternative praticabili.

    La decisione di anticipare l'orario d'ingresso delle scuole a tempo pieno è stata presa, come per qualsiasi altra delibera del Consiglio d'Istituto, tramite votazioni pubbliche (ad alzata di mano) ed approvata a maggioranza. Nello specifico caso, con 4 voti contrari, 1 astenuto (la dirigente), e 11 voti a favore (ieri eravamo in 16 su 19, con due genitori assenti giustificati). Avremmo potuto accordarci tra genitori prima della riunione e decidere di bloccare il provvedimento, senza conoscerne le motivazioni e senza neanche chiederle: saremmo arrivati a 6 contro 9. Se Anna e Barbara fossero state presenti, allora saremmo arrivati a 8 contro 9.
    Questo ragionamento, che Enrica conosce benissimo perché ha avuto più di un'occasione, nel precedente Consiglio, per dovercisi confrontare, ma al quale, magari, molti altri genitori possono non dare importanaza perché prosaico e anche un poco mortificante, è semplicemente molto reale. E' prosaico e mortificante anche per noi, beninteso, ma il Consiglio di Istituto è un organo di autogestione della scuola basato su regole di confronto democratiche e queste regole sono unanimamente accettate.
    La discussione di ieri è stata, appunto, una discussione e non uno scontro: non ho avuto la sensazione di insegnanti barricate indefessamente a difesa delle proprie posizioni (situazioni a cui, è giusto dirlo, anzi scriverlo, ho già assistito), e genitori ciecamente all'attacco, o viceversa. La spiegazione della proposta avanzata dal collegio docenti è semplice ed "oggettiva", così come l'ha definita Lorenzo: le insegnanti dell'Istituto lavorano su più plessi e quindi su più classi con orari differenti e, se gli orari non coincidono, non coincidono neppure le insegnanti. Tutto qui.

    Certo, un'alternativa è spostare in avanti l'ingresso del tempo normale in modo da farlo coincidere con quello del tempo pieno: si entra tutti alle 8.20 o alle 8.30. Tra l'altro, l'orario delle classi a tempo normale è oggettivamente infelice e ha sempre causato lamentele da parte delle famiglie; la richiesta di ritoccare quell'orario viene avanzata con modi più o meno forti tutti gli anni da parte dei rappresentanti e quindi è stato ovvio, quasi istintivo, per i genitori della Manfredi e della Gianelli riproporre la questione per l'ennesima volta.
    Ecco qua: se si entrasse alle 8.20 o alle 8.30, bisognerebbe poi uscire alle 12.20/12.30 o alle 13.20/13.30. La seconda proposta è assurda e la scartiamo subito. Mettiamo che si facciano allora solo 4 ore di lezione al mattino: bisogna sicuramente attivare dei corsi di pre-scuola dappertutto, come minimo, e probabilmente ci sarebbero richieste per integrare (sempre a pagamento) anche l'orario di uscita. Già lo facciamo, per altro. Tra i motivi in base ai quali le famiglie scelgono il tempo normale rientra pure l'orario, esattamente come succede per il tempio pieno: per chi lavora solo al mattino, l'orario dalle 8 alle 13 è oggettivamente comodo.
    D'altra parte, così facendo resterebbero 7 ore settimanali di lezione da "spalmare" sui pomeriggi ed effettivamente ci sarebbe la possibilità di ottenerne due da 3 ore e mezza ciascuno. Già, ma noi ex-moduli già abbiamo 26 ore di didattica anzichè le 27 che ci spettano: se ci si ferma a pranzo due giorni, le ore si riducono a 25. E poi c'è la questione della mensa: la Manfredi ha la refezione in comune con l'asilo, per un totale di 200 bambini che dovrebbero mangiare più o meno contemporaneamente due giorni alla settimana. Non si può: la nostra sala mensa è "calibrata" su un massimo di 86 persone per turno.
    Insomma, sembra la storia di Hendrik il coraggioso: se togli il dito dal buco nella diga, vien giù tutto...

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    1. Prendo atto delle esigenze della scuola. Prendo altresì atto che la scuola non ha nemmeno tentato di tenere conto delle esigenze delle famiglie; una decisione come questa non avrebbe dovuto essere inserita nell'ODG all'ultimo, senza un preventivo sondaggio.
      Qualcuno parlava di un problema di comunicazione fra famiglie e istituzione .... Direi che questo sia un chiaro esempio (dopo altrettanti piuttosto recenti: Ravano, terrazzo della Fermi).
      Laura Gai (Fermi IV C)

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  4. Perchè non averne parlato prima allora? Perchè di una decisione così importante vengo a sapere solo il giorno stesso del consiglio? Ripeto, non sono d'accordo, e chiedo che venga ripreso l'argomento nel prossimo consiglio, e che vengano informati debitamente i genitori prima.

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    1. Chiara, rispondo a te come se rispondessi a tutti quelli che hanno questi sacrosanti dubbi.
      Il consiglio ha già votato, purtroppo, nei termini ben descritti da Mariacristina qui sopra. Anche noi abbiamo saputo la cosa a ridosso del consiglio. Esiste un problema generale, tutti i tempi sono iperaccelerati perchè tra poche settimane esce la circolare ministeriale e bisognerà attivare le iscrizioni per il prox anno. Per questo si è convocato il consiglio quasi d'urgenza. La fretta è sempre cattiva consigliera, ma ci sono momenti in cui altro non si può fare.

      Vero che è mancato un momento in cui potessimo discuterne tutti, ed è quello che è stato rimanrcato in consiglio.

      Forse, in questo caso non è molto efficace usare le categorie del "noi" e "loro". La scuola necessita di questo adeguamento, perché così con gli orari sfalcati non si poteva andare avanti. Ci è stato detto questo. Ora, ripeto, decidiamo se fare prevalere una logica puramente rivendicativa, o attivarci per il miglior funzionamento del servizio.

      Io ho votato in funzione della prima e ragiono ora in funzione del secondo.

      Chiaramente disponibile alle iniziative che vorremo prendere come genitori, svestendo l'abito "istituzionale".

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    2. Ora lo sappiamo, dobbiamo uniformare l'orario. Perfetto. Decidiamo democraticamente quale orario: 8.05 oppure 8.20/8.30.

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  5. Sottolineo che si è parlato a più riprese della pausa didattica per la settimana bianca, discorso che mi pare assolutamente insulso rispetto all'importanza dello spostamento eventuale di orario. Avrei fatto di tutto per evitare questa decisione. Ripeto, chiedo di trovare un'altra soluzione nel prossimo consiglio d'istituto.

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  6. Enrica Francesca Miccoli (Da Verrazzano)20 dicembre 2012 alle ore 14:52

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    1. Patrizia mamma di Luca (Da Verrazzano)20 dicembre 2012 alle ore 17:23

      Come la maggior parte di noi, pare che finora nessuno abbia espresso parere favorevole, sono contraria all'ingresso anticipato. Anche se Luca va al prescuola, pertanto entra comunque presto, personalmente così organizzata posso portarlo all'ora che più mi viene bene non avendo il vincolo delle 8.20. Ma ciò che mi disturba di più e che, senza tenere conto dell'organizzazione familiare soprattutto per chi lavora o ha situazioni particolari, certe decisioni vengano imposte senza che vi sia prima la possibilità di un parere o proposte da parte delle famiglie coinvolte, situazione che, avendo un figlio maggiore che ha appena terminato il quinquennio alla Gianelli, si è verificata per ben 4 volte con un'alternanza impossibile di orari...
      Purtroppo la scuola pubblica è sempre più penalizzata e, per i motivi che ha precisato Chiara, quella che ne sta bene è la scuola privata. Mi piacerebbe quindi che ci fosse un intervento da parte di noi genitori per non essere, anche in futuro, in balia di decisioni che ci vengono oltretutto comunicate quando sembra che più nulla si possa fare. Saluti a tutti.

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  7. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)20 dicembre 2012 alle ore 17:46

    Lo spostamento d'orario delle scuole a tempo pieno è stato deliberato ieri. Il nuovo orario verrà inserito nel regolamento d'istituto e proposto ai genitori che, tra un mese, andranno a iscrivere i propri figli alla Fermi o alla Da Verrazzano e verrà messo in pratica a settembre 2013, per tutte le classi a tempo pieno dell'Istituto.
    I rappresentanti dei genitori nel Consiglio d'Istituto non possono impedirlo: non potevano ieri, come già ho detto, e non possono domani.
    I genitori delle scuole interessate dal provvedimento possono rivolgersi direttamente alla dirigente, proponendo altre soluzioni, se ci sono, che comportino sacrifici per un numero minore di bambini (altrimenti, restano chiacchiere al vento), ma prima possibile: non avrebbe senso aspettare la prossima riunione del Consiglio d'Istituto, che avverrà nella prima metà di febbraio.

    Sono ben consapevole che questa decisione comporterà gravi disagi, e non solo di tipo organizzativo, alla famiglia di Chiara Alinovi. E' uno dei motivi per cui ho votato contro lo slittamento d'orario.
    Sono convinta, però, che la nostra attenzione, come genitori e ancor più come rappresentanti dei genitori, debba rimanere fissa sul benessere dei bambini, di tutti i bambini. Se la scelta è tra il buon funzionamento della scuola (che è indispensabile per il benessere scolastico dei bambini), e il disagio di un certo numero di famiglie, praticamente non c'è scelta.

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  8. Il disagio ci viene prospettato a soli 6 mesi dall'inizio del percorso scolastico che durerà altri 4 anni, in una scuola che avevamo scelto per e con quell'orario. Il buon funzionamento della scuola dipende dall'entrata alle 8.05? Non credo.

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  9. Prendere queste decisioni tre giorni prima della chiusura per le feste di Natale, ad un mese dalle nuove iscrizioni, con una sera di preavviso ai rappresentanti d'istituto, non mi sembra un buon funzionamento della scuola, in ogni caso.
    Quello che vorrei non è polemizzare, ma trovare un'alternativa e una soluzione ad un -evidentemente- problema. E sarebbe stato giusto per tutti verificare che questo non fosse, un problema. Ora, a cose mal-fatte, ci troviamo a parlare, ma questo dialogo avrebbe dovuto aver luogo ben prima. Credo che il senso di frustrazione superi il disagio reale, ma non per questo ritengo le mie parole chiacchiere al vento, nè vorrei che venissero interpretate come semplice polemica. Volentieri discutiamo con la dirigente e proponiamo soluzioni che vadano bene a tutti, senza dover essere semplicemente inghiottitte da poche famiglie a beneficio di tutti.

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  10. Ciao a tutti, pur rimettendomi a quello che e stato decretato dalla votazione volevo evidenziare che continuo a non capire quale sia il problema. Cosa c'entra la programmazzione della didattica e il rimpallarsi da un edificio all'altro con l'orario di entrata dei nostri figli? Ottimizzare il servizio per renderlo possibile perchè cosi non si può andare avanti? Ma se il problema e trovare un'orario unificato per tutti non capisco perchè anticiparlo, posticipiamolo per tutti........

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    1. Mi sembra che ci troverebbero tutti concordi su questa scelta. troppo facile, meglio scontentare tutti. no comment

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  11. Accetto molto volentieri il sostegno di Enrica per discutere con la dirigente. Visti i tempi così stretti direi che l'unica cosa possibile sia provare già domattina. Con lei, e con altri se interessati, potremmo incontrarci in mattinata. Il mio numero è 3494382671. Chiara

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  12. Enrica Francesca Miccoli (Da Verrazzano)21 dicembre 2012 alle ore 09:48

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  13. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)21 dicembre 2012 alle ore 11:48

    Buongiorno,

    intervengo brevemente sulla proposta di posticipare l'entrata per tutti. Non sono stata chiara. Se posticipiamo l'entrata alle 8.30 anche per i moduli, che vanno a scuola prevalentemente di mattina, con un solo pomeriggio di lezione, dobbiamo spostare anche l'orario di uscita: dato che fare uscire dei bambini delle elementari alle 13.30 è improponibile, bisognerebbe anticipare l'attuale uscita delle 13 alle 12.30. Anche questo provocherebbe reazioni indignate da parte delle famiglie delle scuole a tempo normale, che già da anni chiedono che venga recuperata quell'ora del venerdì che siamo costretti ad integrare con corsi (di non elevata qualità) a pagamento.

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  14. Dunque, intanto posso forse rassenerare quanti, come me, si sono detti contrari al provvedimento, e, soprattutto, infelicemente sorpresi da tale notizia, comunicataci come dato di fatto e non modificabile. Ho parlato questa mattina con la dirigente la quale, (dopo qualche insistenza per la verità), mi ha ricevuta. Le ho parlato a nome mio e di quanti, appunto, hanno manifestato i propri disagi e perplessità sulla possibilità di adottare il nuovo orario. In quanto genitore 'qualsiasi', e non 'rappresentante' di una classe, abbiamo parlato serenamente, e si è detta disponibile a parlare con i rappresentanti per verificare se e quali altre soluzioni esistano. La questione dei nuovi iscritti, come ha scritto Enrica, come già pensavo, e come mi ha ribadito, non è vincolante, perchè a loro verrà proposto il piano formativo di 40 o 27 ore, e non un orario. A questo punto, chiedo a tutti di far girare il più possibile queste informazioni, di parlare tra noi genitori e con i propri rappresentanti, per arrivare a questo prossimo incontro con la dirigente preparati, propositivi e soprattutto cercando di cogliere e risolvere, per quanto possibile, i problemi e le esigenze di tutti.

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    1. Enrica Francesca Miccoli (Da Verrazzano)21 dicembre 2012 alle ore 16:28

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  15. Brava, Chiara. Stamattina, in cortile, si è decisa la stessa cosa, c'erano diversi genitori e una rappresentante. Quindi, incontro sia.

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  16. Brava Chiara,
    finalmete c'è qualche persona che non si ferma solo alle parole.
    Sono una mamma di una bambina di IV Da Verrazzano e il prossimo febbraio dovrò iscrivere la mia piccola per l'anno 2013-2014, mi ero già espressa negativamente anche io sull'orario delle 8.05 e continuerò a farlo.
    Sperando che si riesca a muovere qualche cosa.
    Francesca

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    1. Brava, Francesca, esprimiti, continua a farlo. Scoprirai che comunque è attraverso le parole che si snoda la faccenda. Io ho già perso il corrispettivo di due giorni lavorativi, in fatti e parole.

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  17. Premesso che personalmente il cambio di orario non comporterebbe disagi quindi sono totalmente "neutrale" e disposta a trovare una soluzione che possa accontentare più famiglie possibili..è dall'inizio del dibattito che tento di ricordare la motivazione per cui si era anticipato l'ingresso ai moduli 3 anni fa: non era stato fatto principalmente per consentire alle insegnanti su più plessi di correre da una scuola all'altra? Se fosse così, i tagli al personale cosa c'entrano?
    Grazie,
    Sylvia

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  18. Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione per chiedere innanzitutto alcune informazioni su cose che non mi sono molto chiare:
    1. Secondo quanto riportato dai due rappresentanti, la decisione di uniformare l'orario si è resa necessaria in seguito all'unione di più istituti, per evitare disagi agli insegnanti che dovevano spostarsi da una sede all'altra. Tuttavia, almeno per quanto riguarda le elementari, non mi sembra ci siano maestre che insegnano contemporaneamente alla Fermi, alla Manfredi, alla Da Verrazzano e alla Gianelli. In cosa consiste allora il problema? si tratta dei custodi? Francamente vorrei capire meglio.
    2. Secondo la mia esperienza lavorativa, tra una votazione con esito di 9 contro 8 e uno schiacciante 11 a 4, c'è moltissima differenza. In sintesi la presenza dei due ulteriori rappresentanti avrebbe consentito un maggior margine di trattativa, in una riunione convocata in fretta (forse non a caso) senza un preavviso utile ad organizzare una discussione con i genitori, e concepita in modo da far passare in cavalleria una decisione scomoda e impopolare (come le riforme della scuola approvate in agosto).
    3. E quindi arrivo al merito della questione, di cui finora si è dibattuto senza cogliere il vero problema, che a mio avviso non consiste tanto nell'anticipo dell'entrata alle 8.05, e neppure ovviamente nei dieci minuti di sonno persi, quanto nel conseguente anticipo dell'orario di uscita dei bambini, che, se non erro, dovrebbe corrispondere alle 16.05. Faccio presente che le famiglie con figli nelle classi a tempo pieno, sono di solito composte da due genitori entrambi impiegati a tempo pieno spesso con orario d’ufficio, che già faticano moltissimo ad arrivare alle 16.20, figuriamoci alle 16.05. Da notare che gli istituti non forniscono alcuna possibilità di dopo-scuola (come invece avviene per il pre-scuola), per cui il problema verrebbe ad essere a totale carico delle famiglie (dove mettiamo i bambini per quei 15 minuti?).
    4. Per tale ragione l’iniziativa di Chiara mi sembra particolarmente lodevole, per la grinta dimostrata e soprattutto per la sua fiducia nella possibilità di poter cambiare le cose senza accettare supinamente le decisioni imposte. Da parte mia propongo di uniformare l’orario alle 8.15, in modo da ridurre al minimo il disagio di tutti: i moduli infatti avrebbero un posticipo dell’uscita di soli dieci minuti (tra le 13.05 e le 13.15 non mi sembra cambi molto, francamente) e i genitori del tempo pieno potrebbero arrivare in tempo a prendere i propri figli (5 minuti di anticipo non comporterebbero un gran disagio).
    Teresa Spignoli

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  19. Propongo di incontrarci, tra chi interessato, dopo le feste, per parlarne. Intanto auguri di buone feste a tutti!

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  20. Melanie Desbois Bilanci3 gennaio 2013 alle ore 18:44

    Non so se siamo in tanti in questa situazione e dunque capisco che l'opinione di una minoranza non aiuti il dibattito, mi chiedo solo come fare: i miei figli sono su 2 plessi diversi, il grande nel tempo pieno della Fermi (IV), la seconda alla Manfredi, II modulo (scelta obbligata 2 anni fa perchè non c'erano più posti alla Fermi...). Come dovrei fare a riprenderli tutti e 2 alla stessa ora nel pomeriggio??? Non vedo proprio come il fatto di uniformare l'orario aiuti il passaggio delle maestre da un plesso all'altro, anzi, quel 1/4 d'ora permette di raggiungere qualsiasi dei 4 plessi!

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  21. bannami pure moderatore, ma ripeto quello che avevo già precedentemente detto,datemi pure dell'estremista ma per farsi sentire bisogna gridare più forte di chi impone a proprio favore le regole. LOTTA

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    1. C'è ben altro per cui gridare nella società che per un cambio di orario. Di quello "discuteremo", che è un altro pianeta, dove abitano i bambini.

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    2. Non si potrebbe spostare l'orario moduli 8.10-13.10 e quello del tempo pieno 8.15- 16.15 (o 16.10 riducendo di 5 min l 'orario)?
      solo 5 minuti di differenza da quello attuale e ci sarebbero 5 min.tra l'entrata dei moduli e il tempo pieno?

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  22. oppure:
    moduli 8.20-12.20 tutti i giorni + due pomeriggi? (o 8.30-12.30)

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  23. Tanto oramai è cosa decisa, mi pare di capire.
    Più semplicemente come esiste il pre-scuola, dare anche il dopo scuola?
    A PAGAMENTO naturalmente...
    Così che tutti quelli che NON posseggono batterie di nonni, sapete nel mondo reale c'è chi non ne ha,
    chi non ha zii, zie e cose così, vita dura la nostra
    e mettiamo la cosa più banale del mondo i due genitori che lavorano!!!
    Possano tranquillamente andare a prendere i propri figli senza fare i salti mortali?
    Nella scuola comunale dell'infanzia esiste, sarà cosi difficile applicarlo anche alla scuola primaria?
    Lascio così, questo quesito... In aria... Chissà...

    Barbara Pingitore.

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