lunedì 18 gennaio 2016

Il peso della cultura

Ciao a tutte e tutti,

Per una volta, parto da una esperienza privata come genitore.
Venerdì scorso, la mia famiglia è stata investita da un problema organizzativo, che però non è solo organizzativo, è un nostro problema di fondo, per nulla banale.

Lo zaino di Jacopo (9 anni, 33 chili) pesava quasi 8 chili.
Quello di Simone (6 anni, 23 chili) pesava 4 chili.

Due incudini.

Mia madre li è andati a prendere, e bisognava percorrere un chilometrino. Ovviamente, non ce l’ha fatta, e siamo dovuti andare a recuperare tutti in macchina. In bici, non si poteva. Noto che uno dei motivi per cui gli spazi antistanti le scuole si ingolfano di auto e moto, all'entrata e all’uscita, è questo
, quando forse ci si potrebbe organizzare diversamente.


Il problema al lunedì peggiora pure, per la presenza di merende, libri da restituire alla biblioteca o altro.
Negli altri giorni della settimana, abbiamo una diminuzione media di un chilo, non di più.

Ecco, tutto questo, per motivi che sappiamo, non è civile e non va bene. Oltre ad essere dannoso per la schiena dei bambini, costringe troppi a utilizzare veicoli a motore.

Ne avevamo già parlato, anche in Consiglio d'Istituto, sono tornato a comunicare al dirigente la questione, che già gli stava a cuore, si è impegnato ad affrontarla, studiando come si fa da altre parti. 


Come genitori - nel dialogo e nello spirito di collaborazione - dobbiamo però muoverci formalmente, avanzando proposte concrete che siano di aiuto ai docenti. Inventiamoci soluzioni. Per quanto riguarda la primaria a tempo pieno:

- si potrebbe comodamente lasciare a scuola l’astuccio.
- bisogna chiedere un piano preciso delle materie della settimana, per organizzare al meglio lo zaino.
- chiedere una verifica e un utilizzo migliore dei libri digitalizzati.



Per quanto riguarda le medie, dite voi.

Se qualcuno ha altre idee, le avanzi.

Grazie,
Lorenzo Calza

De Pres part II

4 commenti:

  1. Il primo pensiero è: un tempo c'erano due libri, ora, come minimo, già dalle elementari,si parte da quattro o addirittura da cinque volumi. (Necessario per questioni didattiche o insistenze editoriali - polemica da sviluppare in altri post). In più, oltre al materiale individuale (penne/pennarelli, ecc) per ogni materia un quadernone (sacrosanti). Aggiungiamo giochi, carte, fogli da disegno, palline, merende, che ogni bambino tiene a trasportare...
    Il progetto dovrebbe partire da un ordine mentale fatto a gradi.
    In prima e seconda, di solito, i compiti sono settimanali, perciò nel fine settimana. Da lunedì a venerdì i libri potrebbero restare a scuola. Qualche maestra lo fa (lo faceva).
    Dalla terza, o meglio dalla quarta, di solito, per una giusta preparazione allo studio individuale, qualche ripasso e verifica è richiesta anche in settimana, dunque i bambini, piano piano, dovrebbero imparare ad organizzarsi a portare a casa i libri che servono, ovviamente con l'aiuto delle maestre. Questo dovrebbe (dico dovrebbe), accompagnarli a crescere in indipendenza e programmazione allo studio in previsione alle medie.
    Servirebbero magari degli stipetti nominativi dove possano lasciare le loro cose.
    Ma ci vorrebbe anche un metodo comune che, giustamente essendo l'insegnamento diverso da maestra a maestra, talvolta non è fattibile.
    Purtroppo c'è sempre il fatto che, in una classe di 25 bambini, talvolta tra programmi da svolgere, assenze, supplenze, ecc, non sia semplice organizzare l'ordine.
    Sarebbe bello però parlarne e trovare un piccolo sistema risolutivo o almeno migliorativo.

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  2. Grazie Soledad.
    Il problema si pone prevalentemente alle medie, dove la soluzione è davvero lontana dall'essere trovata (ma non bisogna mai perdere la speranza).
    Alle primarie è presente per le classi a tempo pieno e, come fa intendere Soledad, è un problema che può essere ovviato.

    Martedì prossimo, il 26, ci sarà l'assemblea annnuale del Comitato Genitori: è una buona occasione per parlarne e concretizzare una, anzi due proposte (una per le medie e una per le primarie) da avanzare al Collegio Docenti e al Consiglio d'Istituto, che, appunto, è sensibilissimo alla questione (ricordo l'intervento di Anna Dentoni in Consiglio d'Istituto nel marzo 2014 e il mio intervento nel luglio dello stesso anno).

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  3. Ecco la mia fortunatissima esperienza: figlio maggiore in terza media, pallanuotista, porta a scuola uno zaino da alpino della Grande Guerra (probabilmente aggiunge qualche peso di sua spontanea volontà) e lo prende come un allenamento, figlia minore esile in prima media, classe dotata di tablet, zaino decisamente leggero. Conclusione:l'innovazione in questo senso ha portato degli indiscutibili vantaggi.

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  4. Nel frattempo miglioriamo in sicurezza :-)

    http://www.makeinitaly.foundation/arduino-led-882/

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