martedì 19 novembre 2013

un manifesto per il futuro...

L’8 Novembre 2013 si è riunito il Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo Quinto-Nervi.

Sono intervenuti molti genitori e molte rappresentanti dei diversi plessi scolastici: alcuni visi conosciuti e molte facce nuove. Un buon segno: è evidente la voglia e il desiderio di fare qualcosa, di capire come agire e in quale direzione andare e, magari, anche di guardare in faccia chi da mesi ci (vi) tartassa di messaggi più o meno provocatori.

Certo, l'assemblea è anche diventata uno sfogatoio di malumori e malesseri, di mugugni e inutili, diciamocelo, rigiri di parole sterili, dovuti forse più alla situazione generale in cui versa la scuola e, ridiciamocelo, il Paese, che a singoli episodi scolastici o para-scolastici provocati da incomprensioni, insoddisfazioni, ansie da cambiamento...

Insomma, va detto che siamo ancora in una fase di rodaggio, una situazione alla D'Azeglio, del tipo: «Fatta l’Italia, facciamo gli Italiani!». Possiamo dire che la partenza è stata buona, che molto è stato fatto, e che adesso occorre sforzarsi di cogliere la visione d'insieme di questo nuovo riunito complesso scolastico.

Per ottenere tale risultato, va innanzitutto completata la comunicazione tra tutti i rappresentanti, e poi bisogna concepire in modo più razionale ed equilibrato gli interventi analoghi. Cogliere le esperienze valide dei singoli plessi, dedurne un'unica metodologia operativa per esportarne poi l’esempio e ridurre gli sprechi di energia.
La genitorialità attiva declamata sul blog è anche sentire che la collaborazione è di tutti, non del singolo, cogliere anche il buono di questo scambio di idee, della fatica che si fa per metterle in pratica, della soddisfazione che ne viene.

La scuola del fare è la scuola che parla senza bisogno di parole.

La cosa cui dare la precedenza è l'analisi dei bisogni della nostra collettività.
Ne abbiamo già parlato e, in soldoni, si tratta di questo: ogni plesso scolastico, attraverso i propri rappresentanti, dovrebbe estrapolare le differenti problematiche/necessità/priorità, rilevandole ai diversi livelli, cioè di insegnanti, alunni, genitori, istituzioni... Da questa prima disamina, che dovrà per forza seguire una modalità predefinita (anche se i dettagli organizzativi non trovano posto su queste pagine, almeno non per il momento) sarà allora possibile far partire un lavoro più concreto, individuando i referenti adatti, coordinando gli interventi e le proposte, coinvolgendo in una prossima assemblea del Comitato i rappresentanti del Comune e gli insegnanti, proponendo alla collettività il Comitato Genitori anche come un'intercapedine attiva, un collettore di buona volontà, spirito pratico e, perché no, professionalità.

Saluti di cuore
Teresa e Mariacristina

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