martedì 3 febbraio 2015

Dàgli all'untore!

Crollo delle vaccinazioni ai bambini: l’Oms richiama l’Italia

Le coperture medie nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni per quasi tutte le vaccinazioni. Chiesto un incontro urgente con il Ministro della Salute

di Redazione Salute Online



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«Un incontro urgente con il Ministro della Salute Lorenzin a marzo». Lo ha chiesto all’Italia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a conclusione del meeting organizzato a Copenhagen sulla campagna di vaccinazioni nei Paesi dell’Unione Europea, contro il morbillo e la rosolia congenita. Il 2015 è il termine ultimo fissato dall’Oms per eliminare le due malattie infettive dall’Europa, ma l’Italia (non è l’unico paese in questa situazione) è in ritardo.
La situazione nel nostro paese
«La situazione desta ancora preoccupazione - denunciano i vertici della Commissione dell’Oms - negli ultimi quattro anni sono stati registrati in Europa oltre 100 mila casi di morbillo e 90 mila di rosolia. I dati italiani risultano ancora incompleti». Secondo i dati dell’Iss in Italia nel mese di ottobre 2014, sono stati segnalati 47 casi di morbillo, portando a 1620 i casi segnalati dall’inizio dell’anno, con un’incidenza maggiore in Liguria, seguita dal Piemonte, dalla Sardegna e dall’Emilia Romagna. «Nel nostro Paese - dichiara Susanna Esposito, presidente della commissione Oms per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita - gli obiettivi di copertura vaccinale necessari per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita non sono stati ancora raggiunti».
I dati del ministero della Salute relativi al 2013 e pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), evidenziano come le coperture medie nazionali raggiungono il livello più basso degli ultimi 10 anni per quasi tutte le vaccinazioni.

Il ministro: «Un allarme e un problema serio di sanità pubblica»
Il fenomeno è definito «preoccupante» dall’Iss e lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito questo un «allarme ed un problema serio di sanità pubblica». I dati del ministero si riferiscono alle coperture vaccinali a 24 mesi d’età e riguardano la maggior parte delle vaccinazioni offerte attivamente e gratuitamente alla popolazione italiana, in accordo con il Piano nazionale della prevenzione vaccinale, ovvero poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae b, morbillo, parotite e rosolia. Tra queste, le prime quattro sono considerate vaccinazioni obbligatorie.

Bisogna evitare che si ripresentino malattie ormai eliminate
Il punto, avverte l’Iss, è che il «mantenimento di coperture elevate è fondamentale per prevenire epidemie ed evitare che si ripresentino malattie che sono state eliminate in Italia». Proprio il calo delle coperture vaccinali per morbillo e rosolia, avverte l’Iss, «è più marcato rispetto alle altre vaccinazioni ed è stato registrato in tutte le Regioni». Varie le possibili cause del fenomeno: dall’errata percezione nella popolazione dell’importanza delle vaccinazioni all’effetto delle campagne mediatiche in atto contro i vaccini.
Eliminare il morbillo «non è semplice - osserva Susanna Esposito, presidente della Commissione Oms per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita e Presidente Waidid -; è una malattia estremamente contagiosa e per interromperne la trasmissione sono necessarie coperture vaccinali molto elevate con due dosi di vaccino. In Italia, però, le coperture vaccinali sulla prima dose si attestano intorno al 90% a fronte dell’obiettivo minimo del 95%, mentre quelle sulla seconda dose, nelle Regioni dove i dati sono stati raccolti, risultano ben inferiori agli standard richiesti (meno dell’85% rispetto all’obiettivo del 95%).


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Questo articolo, preso dal Corriere della Sera, è un campanello d'allarme.

Si parla anche della Liguria e di un suo triste primato. È argomento delicato, ma io penso che la libertà di un individuo di non vaccinare i suoi figli finisce dove inizia la mia di non vedere danneggiati i miei per colpa di pregiudizi antimoderni, parascientifici e dannosi per il consorzio civile.

Siamo la Scuola Pubblica, inserita nel complesso del Pubblico, che è l'equazione del nostro vivere insieme, del patto fra di noi.

Mi fido delle strutture sanitarie che vaccinano i miei bambini, dotate di protocolli e accorgimenti adeguati.

Ed è questo l'appello. Non lasciatevi irretire da campagne irresponsabili, l'unico vaccino contro il virus della disinformazione è INFORMARSI.

In modo serio e responsabile, perché la questione È seria e chiede responsabilità.

De Pres,
Lorenzo Calza

12 commenti:

  1. Senza voler offendere nessuno, ci mancherebbe altro, vorrei segnalare che proprio INFORMANDOSI vengono a galla molti casi di DANNI DA VACCINO, per esempio http://www.mednat.org/vaccini/scuola_vaccinaz.htm , oppure
    http://www.comilva.org/
    o leggendo "Le Vaccinazioni pediatriche" del Dott.Roberto Gava (cardiologo,farmacologo,tossicologo e omeopata) ed.Salus .
    Penso che le vaccinazioni possano portare a gravi conseguenze, come in altri casi essere d'aiuto, ma soprattutto che il business che ci gira intorno le renda daavvero poco credibili. Anch'io invito all'INFORMAZIONE, appunto...
    Cordialmente, Andrea Vallebona

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  2. Noto anch'io che la CONTROINFORMAZIONE di ciarlatani vari sta incidendo su un'opinione pubblica che sembra priva di vaccini contro il virus delle falsità IRRESPONSABILI.

    Uno degli eroi dei miei bambini è BALTO, e la sua lotta eroica per fare arrivare i vaccini salvando i piccoli del villaggio. Che è come il mondo.

    Evito di mettere link alternativi, sarebbero troppi, ci porterebbero ai documenti ufficiali di TUTTI gli Stati evoluti, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Mi limito a un video, che è una lezione di METODO:
    https://www.youtube.com/watch?v=Liul4pi8v4w

    Cordialmente, Lorenzo

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  3. Informiamoci, appunto!
    Seriamente, però, perché l'argomento è terribilmente serio e non si possono commettere errori. Informiamoci rivolgendoci direttamente a chi queste informazioni le possiede perché le pratica scientificamente.
    Vorrei sottolineare l'avverbio, ma non so come si fa. Lo riscrivo: SCIENTIFICAMENTE.
    Stiamo parlando di Salute e quindi di Medicina e quindi di Scienza. Il collegamento dev'essere ben chiaro: ogni cosa ha un suo posto e ogni branca del sapere umano ha la sua dignità. A maggior ragione ce l'ha quella conoscenza che fa capo alla Scienza, che è più vecchia di noi e più sapiente di quanto comunemente non si creda.
    L'informazione e la documentazione scientifica, con buona pace di tutti noi, continua a essere basata, come vent'anni fa e, presumo, tra altri vent'anni, sulla carta stampata, sulle cosiddette "pubblicazioni scientifiche". Non sul Web.
    La questione sollevata, non da Lorenzo, per carità, ma da una Commissione Scientifica (medici, patologi, fisiologi, biologi...), è molto grave e non riguarda solo il pericolo per la salute pubblica ("pubblica", non "privata"), ma, cito testualmente, l’errata percezione nella popolazione dell’importanza delle vaccinazioni [oltre all]’effetto delle campagne mediatiche in atto contro i vaccini. Campagne "mediatiche"...
    Informiamoci, dunque, nel modo più serio e responsabile che ci sia offerto: rivolgiamoci a un medico, a un biologo, a un ricercatore scientifico e ascoltiamo con attenzione, sforzandoci di comprendere e di valutare con equilibrio l'opportunità che ci è offerta.
    Un'opportunità che è anche un'enorme responsabilità. Soprattutto perché la nostra decisione, in questo campo -come in molti altri, ma forse meno pericolosamente-, si ripercuote sui figli altrui.


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  4. Un po' in ritardo, entro nella discussione, ma l'argomento mi sta molto a cuore.
    Parliamo appunto di informazione: quali informazioni avete ricevuto da chi ha vaccinato i vostri figli, e che quindi avrebbero dovuto essere i primi a fornire le informazioni di cui Maria Cristina e Lorenzo parlano? Io mi sono trovata a dover firmare frettolosamente un foglio, il "consenso informato", in assenza di qualunque spiegazione. Alle mie richieste, poi, non è stata data nessuna risposta soddisfacente.
    Ancora, quando ho chiesto di fare a mia figlia solo i 4 vaccini obbligatori - come è mio pieno diritto fare, senza ledere i diritti di nessun altro bambino - mi è stato risposto che i 4 vaccini obbligatori da soli non erano al momento disponibili, ma che potevo provare a cercarmeli io (sic!).
    Non faccio ulteriori commenti su questa risposta, ma la mia "fiducia nelle strutture sanitarie che vaccinano e che sono dotate di protocolli adeguati" è un po' vacillata!
    Sono tornata a casa e ho deciso di informarmi veramente, facilitata dal fatto che sono un chimico con un passato nel settore farmaceutico.
    Poi ho tratto le mie conclusioni.
    Aggiungo che mi sono permessa di fare una piccola ricerca tra i miei amici: ebbene, alla faccia del consenso informato, quasi nessuno sapeva che solo 4 dei 10 vaccini fatti dai propri figli sono obbligatori. Forse ho solo amici particolarmente distratti?
    Uno dei pochi amici veramente informati è proprio Andrea Vallebona, il quale non è sicuramente affetto "dal virus delle falsità IRRESPONSABILI", perché consiglia di consultare anche il sito del COMILVA.
    Il mio invito è quindi ancora una volta a informarsi: leggete almeno il contenuto del consenso informato, che dovete firmare quando fate ai vostri figli le vaccinazioni facoltative e se avete dubbi chiedete al pediatra.

    Cordialmente
    Teresa Zannetti

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    1. Ai tempi del primo vaccino al primo figlio, molto semplicemente io e mio marito chiedemmo dritte al pediatra di famiglia. Il dottore ci spiegò esattamente e con grande chiarezza la differenza tra vaccini consigliati e vaccini obbligatori, la possibilità di scelta, la questione dei richiami, i rischi che i genitori si assumono, anche su carta (ma direi che quello è il meno...), accettando di far vaccinare i propri figli e i rischi che i genitori si assumono rifiutando di far vaccinare i propri figli.
      Qui stiamo parlando di informazione e il mio intervento si limitava e si limita a questo: informarsi correttamente non solo è possibile, ma anche alla portata di tutti. Anche di chi non è laureato in una disciplina scientifica. O di chi non è laureato affatto.

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  5. Carissima Teresa,

    dobbiamo partire da un presupposto: che stiamo parlando di questioni scientifiche, e non di opinioni. In altre parole, se io discuto sul gusto di una pagnotta di pane è legittimo avere la propria opinione e magari preferirla salata o meno; se parliamo del peso di quella pagnotta di pane allora non c'è spazio per le opinioni. Se una bilancia dice che quella pagnotta pesa un chilo, anche se il 99% della popolazione mondiale dicesse che pesa due chili, ebbene tutti avrebbero torto.

    Con i vaccini ci troviamo nella situazione del peso. I vaccini sono efficaci e sicurissimi. Questo dice la bilancia. Si può ovviamente discutere se la bilancia è tarata bene, o se non è tarata. Ovvio che in questo caso ci vuole un tecnico che conosce le bilance. Io, che non so neanche come è fatta, non posso pretendere che il mio parere conti quanto quello di un ingegnere che progetta le bilance da una vita.

    Ecco, con i vaccini ci troviamo nella stessa situazione. Io sono un tecnico che progetta bilance da trenta anni (in privato posso darvi il nome potete controllare su pubmed), il dott. Roberto Gava è un medico che non ha nessuna esperienza specifica dimostrabile in questo campo, e pubblica libri che - a differenza dei lavori scientifici del sottoscritto che trovate citati su Pubmed - non vengono sottoposti ad un severo giudizio di persone esperte. In altre parole, se io scrivo una stupidaggine su di un lavoro scientifico me lo rispediscono con infamia; se il Dott. Gava scrive una stupidaggine su uno dei libri delle ed. Salus, nessuno trova nulla da dire.

    Orbene, stiamo parlando di salute. Quindi di una cosa molto seria. Di scelte che si potrebbero riflettere non solo direttamente sul benessere e sulla vita di bambini che non vengono vaccinati; ma anche con un potenziale impatto sociale molto negativo nei confronti delle persone più sfortunate.

    Io penso sia doveroso affidarsi a chi conosce gli argomenti e non al primo sedicente esperto che si autocertifica immunologo, virologo e microbiologo attraverso un sito internet. Sono certo che nessuno di voi comprerebbe un'auto con i freni progettati da una persona che non sa cosa siano; allo stesso modo nessuno di voi dovrebbe prendere decisioni importanti sui vaccini sulla base di persone che non hanno alcuna comprovata esperienza e che non portano nessun dato di supporto alle loro teorie scientifiche, che infatti non si azzardano a condividere con la comunità medica in quanto mentre sono in grado di turlupinare chi di queste cose non è esperto, in un dibattito con uno che queste cose le capisce - credetemi - dopo cinque minuti se ne andrebbero con la coda tra le gambe, in quanto è evidente che non sanno né cosa sia un virus, né cosa sia un vaccino.

    Per ultimo, il sito www.mednat.org. Devo ringraziare Andrea Vallebona per avermelo indicato perché è davvero comico. E' pieno di teorie che permetterebbero a chiunque di allestire uno spettacolo. Le idee sono tanto strampalate da essere addirittura divertenti. Leggetevi la sezione sull AIDS (anzi, AID$, come lo chiamano questi buontemponi) per farvi delle risate (e magari chiedetegli perché da quando sono disponibili medicine contro questo virus nessuno muore più, neanche i bambini che si infettano durante il parto e che non penso abbiano uno stile di vita spericolato!)

    Ad Andrea, che apprezza questo genere di comicità, consiglio di citare anche altri due siti davvero spassosi che si trovano su internet. Nel primo sostengono - con prove inconfutabili - che la terra sia piatta. Nel secondo che la luna non esiste. Non che gli astronauti non sono andati sulla luna: proprio che la luna non esiste. Buon divertimento. Il sito natmed è allo stesso livello.

    http://www.theflatearthsociety.org/cms/
    http://www.revisionism.nl/Moon/The-Mad-Revisionist.htm

    R., titolare di una cattedra di Microbiologia e Virologia e direttore della scuola di specializzazione in una importante facoltà di medicina del Nord Italia.

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    1. Gentile Signor R., spero si renda conto di come ha firmato.
      Il bello è che aveva appena scritto "Io penso sia doveroso affidarsi a chi conosce gli argomenti e non al primo sedicente esperto che si autocertifica immunologo, virologo e microbiologo attraverso un sito internet." E subito dopo si è messo ad un livello ancor più basso del sedicente esperto, firmandosi in quel ridicolo e vago modo.
      Poi, mi spiace contraddirla ma penso che il blog sia fatto proprio per scambiarsi OPINIONI, io ho la mia, basata su dati e testimonianze che già ho segnalato, e lei ovviamente può esprimere la sua OPINIONE. Se invece è abituato a sentenziare da chissà quale pulpito, senza la trasparenza di dire chi lei sia, rischia solo di aumentare la diffidenza dei lettori verso ciò che va dicendo, quindi a maggior ragione la ringrazio per il suo intervento.
      La ringrazio anche per aver pubblicizzato uno dei siti da me segnalati, purtroppo non ricambierò visitando i due siti stupidi che lei - e non io - va fiero di conoscere.
      Beh, a conti fatti anch'io al suo posto non mi sarei firmato.
      Cordialmente.

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    2. Carissimo Vallebona,

      è legittimo nella vita avere opinioni.

      Per esempio lei può ritenere che la pasta sia buona al dente, ed io al contrario posso pensare che sia preferibile ben cotta. Ma se mettiamo insieme due pacchi da due chili di pasta, ebbene, il peso complessivo sarà di quattro chili, perché due più due fa quattro. .

      Mentre sulla preferenza riguardo alla cottura ogni opinione è legittima, se lei propone l'opinione che due più due non fa quattro ma cinque, anche se lei volenterosamente tenta di proporsi come uno spirito libero che combatte contro la lobby dei produttori delle calcolatrici, ebbene non è così. Chi dice che due più due fa quattro è un somaro, punto e basta. Chi non si accorge che si tratta di un somaro, e pensa sia un libero pensatore, è solo perché non conosce la matematica e pensa che due più due possa fare pure cinque, sei o sette.

      Allo stesso modo chi sostiene che i vaccini sono correlati all'autismo è esattamente come chi sostiene che due più due faccia cinque o che la terra sia piatta: sostiene qualcosa che è scientificamente e matematicamente sbagliato ed è quindi un somaro, intendendo con questa pittoresca immagine senza alcuna offesa una persona ignorante che non si astiene dal parlare di un argomento che non conosce affatto.

      Non per nulla queste teorie vengono sostenute solo sui siti internet, e mai su riviste scientifiche o nei convegni. In quanto se è possibile fare credere a chi non è esperto che due più due fa anche cinque (o che i vaccini causano l'autismo), quando ci si trova tra persone del mestiere la figuraccia è assicurata.

      E veniamo alla firma: la mia non la trova sul suo blog, ma sui alcune riviste scientifiche come The Lancet o New England Journal of Medicine nelle quali ho avuto l'immeritato onore di scriver su questi argomenti. Certo, i suoi idoli su queste riviste non ci scrivono e ai convegni internazionali al massimo possono andarci a pulire i pavimenti, ma tutto questo è dovuto al complotto delle multinazionali cattivissime che, lo abbiamo detto sopra, dicono che i vaccini salvano le vite e che due più due fa quattro.

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    3. Come vorrei poter darle ragione ! Come vorrei poter stare tranquillo che nessuna vaccinazione rischiasse di causare o slatentizzare problemi di salute ai nostri figli... Ma purtroppo non è così, la invito a scendere dalle nuvole dove arroccato nell'inespugnabile castello della scienza riesce a discutere teoricamente sulle sue presunte verità , senza accorgersi che laggiù sulla terra ci sono persone che soffrono perchè si sono fidate di quelli come lei. Non che ciò sia intenzionale da parte di voi scienziati, ma accade, eccome...
      Capisco benissimo che sia dura per quelli come lei ammettere che la scienza, alla quale probabilmente avete dedicato molti e molti anni della vostra vita, possa avere ancora delle enormi lacune. Eppure è stato sempre così, la scienza stessa è sempre stata creduta vera e insindacabile, fino a quando le scoperte successive della scienza stessa ne hanno puntualmente rivisto e corretto i contenuti. L'esempio della terra che non è piatta, da lei proposto, calza a pennello: non erano forse gli scienziati (di allora) a sostenere quella tesi che oggi ci pare ridicola ? E' questo il difetto dei gran scienziati: non saper riconoscere che il loro sapere è temporaneo. Cordialità

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    4. Caro Vallebona,

      la scienza ha mille lacune e può proporre soluzioni sbagliate. Anzi, chi conosce Popper e l'epistemologia sa che è scienza solo ciò che può essere falsificato, quindi dimostrato come sbagliato. Se questo non è possibile, non è scienza.

      Tuttavia è sbagliatissimo pensare, come lei dice, che qualunque conoscenza sia un inganno. La scienza, pur nella sua fallacia, ci permette per esempio di scrivere su questo blog grazie proprio agli avanzamenti, e grazie alle conoscenze imperfette degli scienziati possiamo guarire da gravi malattie e non soffrire più la fame.
      Lei stesso, sono certo, quando si reca a comprare della frutta ed il fruttivendolo le presenta un conto di otto euro, pur nella incertezza della scienza se paga con una banconota da cinquanta euro ne vuole quarantadue di resto, e non trentotto perché domani le sottrazioni, grazie a nuove scoperte sensazionali, potrebbero dare risultati differenti.

      Ci sono campi nei quali il dibattito è vivo e l'incertezza regna: ma i vaccini (per lo meno quelli di corrente uso) non sono tra questi. I benefici offerti dai vaccini a fronte di rischi talmente bassi da essere difficilmente calcolabili sono talmente evidenti ed indiscutibile da fare sì che nessuno che non sia un cretino si sogni di sostenerne l'inefficacia e la pericolosità.

      Orbene, lei mi chiederà: perché in tanti siti internet si leggono opinioni opposte. Glielo spiego subito. Succede perché chiunque, pur non sapendo nulla, può dire la sua e nessuna verifica avviene riguardo alla correttezza e alla veridicità dell’affermazione. Chiunque si azzardasse a presentare queste bizzarre tesi in un giornale scientifico, in un congresso lo verrebbe preso a pernacchie. Adesso, invece, può aprire un sito internet, diffondere i suoi sproloqui, con falsità che hanno lo stesso identico posto in rete dell’opinione di chi studia queste cose da una vita. . Potremmo riderci, se non si parlasse della salute dei bambini; ma siccome queste balle senza senso portano a reali pericoli non possiamo riderci per niente.

      Lei esprime il difetto dei grandi scienziati, il non saper riconoscere che il sapere è temporaneo.

      Io le esprimo il difetto degli antivaccinisti: il non sapere riconoscere che è temporanea anche la loro ignoranza. Se si mettessero con la mente aperta a studiare la materia non potrebbero non capire che il loro punto di vista non ha alcun contatto con la realtà, ed è solo pericoloso.

      Le offro uno spunto, che si basa su dati oggettivi, sul quale gradirei una sua risposta.
      In Italia, fino al 1955, ottomila bambini all'anno venivano uccisi o paralizzati dalla polio. Dieci anni dopo il vaccino si era passati a quattrocento casi, e di lì a breve la terribile malattia è scomparsa. Lei mi dirà, scompariva da sola prima del vaccino (e non è vero, anzi è vero il contrario, ma lasciamo perdere questo punto). Allora mi dica perché gli ultimi morti per poliomielite in Europa si sono verificati nel 1992 in una comunità olandese di ortodossi protestanti che, guarda caso, per motivi religiosi non si erano vaccinati. Pensi a questo fatto oggettivo ed incontestabile e, con la mente aperta, provi a dare una spiegazione diversa da quella che le offro io, e poi parliamone. Nel frattempo, se vuole sapere cosa era la poliomielite prima del vaccino, si legga l’ultimo libro di Philip Roth, Nemesi, che racconta proprio una epidemia di poliomielite negli anni 40.

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  7. Qui sotto il link a una preziosa analisi sul dibattito stesso in merito all'argomento. La scuola pubblica si attiene a questo approccio, alle pratiche della profilassi pubblica, è suo dovere quindi prestare attenzione all'allarme lanciato dall'OMS.

    http://www.corriere.it/salute/pediatria/14_novembre_26/perche-chi-si-oppone-vaccini-non-puo-essere-convinto-contrario-ce8fd4c8-757b-11e4-b534-c767e84e1e19.shtml

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