È scomparso Mario Lodi, uno dei pilastri della Scuola Pubblica, che ha così tanto bisogno di punti di riferimento, fari come questo…
Stupendamente descritto QUI!
«Una società è civile quando cerca di adattare
se stessa - perciò le istituzioni, fra queste mettiamo anche la scuola -
alla crescita umana e sociale dell'uomo. Questo è il cuore del
problema. Il ribaltamento deve avvenire proprio su questa
base: non di inserire, come si dice, l'uomo nel sistema sociale
qualunque esso sia, un sistema di tipo autoritario, di adattarlo diciamo
al sistema, ma quello di sviluppare al massimo le sue capacità, di
intelligenza, di elaborazione, di inventiva. Perché, in questo modo, lui
può contribuire alla crescita della società. Certo che questo pensiero
fa paura. Tutti i sistemi autoritari lo temono perché un uomo libero,
normale e perciò libero, non può non considerare in che mondo vive,
quali sono i problemi, le cause di questi problemi e di contestarli, di
metterli in discussione, di trovarne la cause e di proporre le
soluzioni. Ecco perché diventa un uomo pericoloso. Pericoloso per chi lo
vorrebbe mantenere soggetto. In un certo senso si potrebbe insomma dire
che l'uomo non è proprietà di nessuno: non è proprietà né della madre,
né del padre, né della scuola, né della fabbrica, né dello Stato. Che ha
il diritto di vivere una vita felice e che per nessuna ragione una
società gli può impedire questo.»
Mario Lodi, pedagogista e maestro.
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DePres
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