mercoledì 10 aprile 2013

Videogiochi in gita?!


Non so quanto sia prassi consolidata, chi lo permette e perché.

E non intendo approfondire. Mi interessa la questione generale.

Io la trovo una cosa discutibile, e battaglierò sul tema. Non sto a farvela lunga sul perché. Le uscite didattiche sono ore di didattica - appunto - e di educazione alla relazione interpersonale. Che prevede un viaggio, paesaggi, giochi, canzoni, parole tra esseri umani, un'occasione di dialogo e scambio tra alunni e insegnanti, per una volta esterno allo stress della lezione. 

Lo straniarsi con una macchina alienante, forse, è incompatibile a tutto ciò. 

Fatta salva la libertà di scelta, e la fiducia nella responsabilià dei singoli, sarebbe bello metterci d'accordo fra noi genitori, in primis, perché questo non avvenga, MAI, in nessun ordine e grado del nostro comprensorio (o tutti, o nessuno).

Un momento di confronto su un tema educativo importante, null'altro.

Niente videogiochi in gita, e se possibile anche niente utilizzo dei cellulari (tema delicato per i ragazzi delle medie, mi rendo conto) se non per stretta necessità?

Utopia, sì.

Ma questo può essere un buon argomento da trattare nel Comitato dei Genitori, tra i tanti.

Comunque sia, ripeto, nel mio piccolo io battaglierò.

Fatemi sapere cosa ne pensate. 

De Pres, 
Lorenzo Calza

11 commenti:

  1. io sono con te! è difficile ma è giusto! Anna

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  2. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)10 aprile 2013 alle ore 19:53

    Beh, naturalmente sono d'accordo. E come si potrebbe non esserlo?
    D'altra parte, però, penso che per me è un po' troppo facile affermare che sono dalla tua parte: i miei figli sono ancora piccoli, nella scuola che frequentano non esiste alcuna possibilità di portarsi dietro giochini elettronici e men che meno cellulari quando vanno fuori con le insegnanti per visitare musei o assistere a spettacoli teatrali eccetera eccetera (ma neanche quando sono in classe, beninteso!). Anzi, nessuno dei due possiede né giochini elettronici né cellulari. E ci mancherebbe pure, a quei due nani!
    La questione è piuttosto se la regola che vige nella scuola frequentata dai miei figli è un'eccezione. Fino a 5 minuti fa avrei giurato che questa fosse LA REGOLA, ma, al solito mio, sono un'illusa da 4 soldi che continua a prendere facciate.
    Effettivamente, nel regolamento degli alunni della scuola secondaria approvato nel corso dell'ultimo consiglio d'istituto è previsto il divieto di utilizzare se non addirittura di tenere acceso qualsiasi tipo di cellulare o di dispositivo elettronico che consenta di collegarsi in Internet, di scattare fotografie o di fare riprese. Non si accenna minimamente a uscite didattiche, gite di fine anno o visite guidate di sorta. Sospetto, a questo punto, non trattarsi di un lapsus.

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  3. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)10 aprile 2013 alle ore 21:05

    Ah! Il comitato si riunisce domani pomeriggio alle 17.

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  4. sono d accordissimo! il problema come sempre viene da alcuni genitori che non si rendono conto che è loro dovere dire dei NO e discutere coi figli dei motivi per cui è importante in certe circostanze relazionarsi con gli altri e non con una macchina.io nel mio piccolo battaglio l unica soluzione come dici tu è condividere certe idee e metterle in pratica!!!!manuela

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  5. CIAO a tutti,

    io sono d'accordo nel non portare nulla di elettronico per intrattenere i bambini durante il viaggio.
    Credo che le maestre l'abbiano messa come opzione dando per scontato che sicuramete qualcuno si sarebbe attrezzato.
    Ritengo il viaggio un'occasione per fare dell'altro piuttosto che rintronarsi con un videogioco per due ore, senza contare che come dice Stefano temo possa far male ... allo stomaco!!!
    Se si decide di parlare con le maestre ci sono, senza farne una questione di stato.
    Concordo però sul fatto che ci si dovrebbe mettere tutti d'accordo, se possibile, altrimenti saranno due ore di discussioni tra chi li ha e chi no.
    Per la musica ci si può organizzare con dei cd da far sentire a tutti sul pullman (povero autista!!), piuttosto che le singoile cuffiette che provocano l'isolamento dai compagni.

    Ammetto che quando abbiamo approvato in consiglio di circolo, i regolamenti delle diverse scuole non è emersa la questione delle gite e degli strumenti elettronici da portare o meno.

    ciao a tutti

    Germana


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  6. sono assolutamente d'accordo con tutti voi anche se il problema è che non lo sono la maggior parte dei genitori che anche quando si va a mangiare la pizza tutti insieme danno le "macchinette infernali" ai loro figli per farli stare buoni. Bisognerebbe che le maestre stesse facessero scrivere sul diario un avviso con il divieto di portare tali giochi durante le uscite. Ciao a tutti. Cristina

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  7. Mariacristina Ruggieri (Manfredi)11 aprile 2013 alle ore 10:39

    Infatti è così: non tutti sono d'accordo.
    Se nel nostro regolamento, che abbiamo discusso sino allo sfinimento per renderlo il più possibile sensato e condivisibile (sono regole: devono per forza essere sensate), non esiste questo divieto, ed escludendo il caso di una mera svista, qual è il motivo? L'inaccettabilità di fondo di una simile prescrizione? L'impossibilità concreta di farla rispettare, nel caso ci fosse? Questi motivi sono comuni a docenti e genitori, dato che il regolamente viene fatto assieme?
    E' una questione culturale? Se è così, quanto può risolvere l'inserimento di una nuova norma?

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    1. Flavia Botto Gallina (Durazzo)11 aprile 2013 alle ore 12:41

      Io credo proprio che sia stata una svista, innanzitutto nostra (componente dei genitori in CI).
      Se rivedo con autocritica quello che faccio (facciamo) non mi sembra proprio che nessuno abbia imposto nulla. Semmai va detto che quando abbiamo (ho) proposto di aggiungere alla bozza del regolamento la precisazione che oltre ai cellulari non puó essere usato nessun'altro apparecchio che possa navigare (iPad, iPod, etc. etc.) la cosa é stata recepita e applicata subito... mi rincresce di non avere pensato a questo aspetto delle gite.
      I miei figli oramai sono alle medie e non portano giochini in gita ma questa é un'abitudine che gli é stata imposta fin dalle elementari quando le maestre davano il permesso di portare giochini nelle gite perché "cosí in pullman stanno bravi" ... le piccole bestiole...
      Come sempre noi e pochissimi altri non facevamo portare giochi elettronici alle gite e posso confermare che sono sopravvissuti egregiamente, probabilmente hanno guardato di piú degli altri il panorama dal finestrino...
      come dico sempre ai figli quando mi dicono "ma non so cosa fare"... "annoiati un po che fa benissimo al cervello"
      Comunque dopo questo sproloquio:
      - si, sono d'accordissimo a far aggiungere la norma per le uscite.
      - si, é una questione culturale ma le norme, appunto, servono anche ad appianare le differenze culturali.
      se la montagna non va a maometto...

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  8. Anna Criniti Manfredi11 aprile 2013 alle ore 10:51

    Ciao a tutti!
    anch'io sono d'accordo, ma voglio anche dirvi che stamattina le maestre di V che la settimana prossima porteranno le V in gita mi hanno detto che l'utilizzo dei cellulari è stato concordato da 3 classi partecipanti su 4 e quindi i bambini potranno portarselo con sè; saranno poi le maestre a regolamentarne l'uso

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  9. Non so se è il caso di rendere sempre tutto coercitivo. Mi pare che l'esplosione del dibattito, qui e nelle varie mailing list, dimostri che è comunque un argomento sensibile.

    Essendo io un sensibilone, ho voluto evidenziarlo!

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    1. Ciao a tutti,

      concordiamo sul non utilizzo di dispositivi elettronici in gita, noi non li avremmo forniti a nostra figlia.

      Disponibili a una decisione collettiva concordata senza imposizioni ad alcuno.

      Nel caso si apra un dialogo sul problema perchè ne scaturisca una regolamentazione siamo pronti a dare il nostro contributo.

      Confidiamo sul buon operato delle maestre che ringraziamo per la loro disponibilità anche ad ammettere espressioni ed abitudini che possono apparire ad alcuni ( mi sembra molti a dire il vero...dalle mail lette) discutibili come quella in oggetto.



      Teresa

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