Ieri, 16 febbraio, le rappresentanti delle scuole Manfredi, Fermi ed Emile si sono recate in Municipio per consegnare 135 fogli con le 1.365 firme dei cittadini che chiedono alle autorità «l'adozione di tutte le misure necessarie, a partire dal controllo delle eccessive velocità dei veicoli, atte a garantire la sicurezza dei pedoni nei tratti di via Donato Somma, soprattutto in prossimità degli attraversamenti pedonali e nelle vicinanze delle Scuole Manfredi, Fermi ed Emile», oltre alla regolamentazione della circolazione veicolare in prossimità del'incrocio tra via Vosgi e via Somma e di tutti i punti critici lungo la stessa via.
Ma così non va bene, non basta!
Questa non può restare una semplice comunicazione: questa è una storia di vita che va raccontata.
Per tenerne traccia, ma soprattutto per pretendere dalle autorità quello che 1.365 cittadini (1.365 firme raccolte in meno di 10 giorni! sono numeri che fanno riflettere, che vanno capiti) chiedono a gran voce: SICUREZZA!
Ora io posso raccontare solo la mia parte, senz'altro riduttiva, poco approfondita e sicuramente senza pretese, ma almeno è un inizio.
Forse tutto è iniziato con l'incidente fatale di martedì 24 gennaio davanti all'Emile. Un neo-papà - in potenza.
Credo che ritrovarsi presenti a questo incidente terribile proprio all'ora in cui escono i bimbi dall'asilo e da scuola sia stata una bruttissima esperienza per tutte le mamme che stavano passando di lì, e per tutti i bimbi, oltre che per chiunque altro.
Qualche mamma -forse anche perché l'istinto o l'emozione a volte suggeriscono come vedere le coincidenze- ha avuto l'idea della petizione in favore della sicurezza davanti alle scuole, per bimbi e genitori.
L'ulteriore incidente occorso alla mamma che qualche giorno dopo è stata investita sulle strisce pedonali della Manfredi in orario ingresso alunni mentre attraversava (peraltro sotto la supervisione di un vigile) ha fortificato nei genitori la consapevolezza che è necessario essere in tanti e impegnarsi in prima persona per poter ottenere ascolto.
Per quanto mi riguarda ho mandato i miei bimbi all'Emile per 3 anni, ora frequentano la Manfredi, quindi via Somma l'ho sempre percorsa, a piedi o in auto, almeno quattro volte al giorno tutti i giorni da quasi 6 anni a questa parte. E dal 24 gennaio quando tutti i giorni passo davanti a quel mazzo di fiori legato al palo della luce difronte all'Emile mi manca il respiro.
Sono orgogliosa di aver firmato, di aver contribuito a chiedere ai cittadini di firmare per questa petizione voluta dalle mamme, di aver aiutato a raccogliere e contare le firme, e da ultimo di aver presenziato alla riunione di sabato 11 febbraio, durante la quale le autorità si sono rese conto che non solo le mamme, ma tutti i cittadini a gran voce stanno chiedendo: SICUREZZA!
Sono molto soddisfatta della forte presa di posizione di tutti i cittadini sul tema della sicurezza, sollevato per prime da noi mamme.
So quindi che siamo tanti ad essere fiduciosi che le autorità non lascino cadere nel vuoto (o nel dimenticatoio) quello che le 1.365 firme raccolte stanno gridando: SICUREZZA!
Non smetterò di ripetere la parola sicurezza, per i bimbi, per i genitori, per tutti i cittadini, perché è quello che il racconto di questa storia vuole ottenere.
SICUREZZA!
Erica Assereto, mamma di Giulia e Alessio, Scuola d'Infanzia di Via Somma
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