giovedì 12 gennaio 2017

'o semaforo! Una storia a lieto fine.


Nel dicembre del 2009 a tutto sto pensando tranne che alla scuola. E' un periodaccio e ho altro per la testa. Mi imbatto, però, nella sottoscrizione per l'installazione di un semaforo a chiamata all'altezza dell'attraversamento pedonale di via Somma 73, cioè dell'entrata ufficiale alle scuole d'infanzia Via Somma e primaria Luigi Manfredi. Ho un figlio in prima elementare e un altro all'asilo. Proprio lì.

Ai tempi una mamma caparbia e coraggiosa, i cui figli sono oramai decisamente cresciutielli, aveva intrapreso una personale battaglia con gli uffici comunali preposti alla viabilità e ai semafori per ottenere maggior sicurezza per i bambini, i genitori e tutti i lavoratori della scuola gravitanti attorno a un tratto di strada che era, ed è a tutt'oggi, oggettivamente molto pericoloso. La sua proposta di far installare un semaforo a bottone già nella primavera di quell'anno aveva ottenuto parere favorevole da parte dell'Ufficio Mobilità e Trasporti del Comune di Genova, ma nessuno ancora s'era preso la briga di... sbrigare, appunto, la relativa pratica.
Fatto sta che la petizione raccoglie quasi 400 firme nel giro di poche settimane.
Le famiglie della scuola sono ben consapevoli dei rischi che si corrono percorrendo a piedi via Somma e dell'estrema cautela con cui va attraversata la strada. Frenate brusche, sorpassi folli, bimbi afferrati all'ultimo momento per la giacca o lo zaino sono all'ordine del giorno, ma nonostante tutto inizia a circolare la voce, per carità non ufficiale e mai confermata dalle autorità preposte, che via Donato Somma non sia ritenuta una strada oggettivamente "pericolosa" e che in ogni caso non possano essere previsti interventi di sorta (rallentatori acustici, dossi, ecc.) per invitare automobilisti e motociclisti a ridurre la velocità. Al massimo un vigile in più la mattina alle 8 in corrispondenza delle strisce pedonali della scuola.

Nel corso del 2010 viene rafforzato il servizio di assistenza ai pedoni (il vigile è presente sia all'ingresso che all'uscita degli studenti delle elementari, lasciando però scoperto l'orario della scuola d'infanzia), e si comincia ad abbozzare il progetto di estendere a determinate scuole i cosiddetti tutor d'area. L'abbozzo resta lì, per il momento. 

Il 23 agosto del 2011, nel primo pomeriggio, un autoarticolato che sta viaggiando su via Somma in direzione levante si ribalta all'altezza della chiesa di Sant'Erasmo riversando tonnellate di pietre sulla sottostante via Capolungo, spazzando via il muretto del marciapiedi, una scaletta, il palo della luce e distruggendo diverse macchine parcheggiate. Una turista, travolta, è ricoverata con codice rosso a San Martino. Qualche settimana prima un residente della zona è investito e ucciso sulle strisce pedonali a valle della scuola. 
Alla riapertura dell'anno scolastico il Consiglio di Circolo della Direzione Didattica, a firma del suo Presidente e della DS, denuncia formalmente la pericolosità di Via Donato Somma, con particolare riguardo all’attraversamento di servizio alla scuola. La lettera è inviata al Presidente del Municipio IX Levante, al responsabile del Distretto 9 della Polizia Municipale, all’ASTER, all'assessore alla protezione civile, all’ufficio per gli impianti semaforici e a quello della mobilità e trasporti. Pochi giorni dopo arriva la risposta di un dirigente comunale: «l'impianto in questione è già inserito nella lista di quelli di futura realizzazione nell'area Levante - Val Bisagno. Una volta impegnate le necessarie risorse, sarà possibile calendarizzare, d'intesa con il locale Municipio, la realizzazione dell'opera in questione». Mettetevi il cuore in pace. Sic et simpliciter.
Il mese dopo, è il novembre 2011, ennesimo incidente mortale sempre in via Somma.
Prima di Natale il Comandante della Polizia Municipale informa la dirigente scolastica che la calendarizzazione del semaforo è pronta, ma che l'impianto è inopinatamente scivolato al 5° posto. 
Qualcuno inizia a ipotizzare l'eventualità di una colletta pubblica per l'acquisto e l'installazione di un impianto semaforico privato. Il costo, escluso l'allaccio elettrico che comunque spetta al Comune, si aggira sui 15.000€.

Siamo nel 2012. I bambini crescono e dall'asilo passano alle elementari, imparano a contare e a scrivere, conoscono nuovi compagni e nuovi giochi. Nuove famiglie frequentano il cortile delle scuole, si stringono amicizie e sodalizi, si comincia a parlare di comitati genitori, ma in via Somma tutto è come sempre. Nel febbraio il parroco della chiesa di Sant'Erasmo organizza un incontro aperto alla cittadinanza invitando anche alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale e della circoscrizione (si apre la campagna elettorale per le amministrative: è un buon momento!). Il don pretende garanzie di sicurezza sul tratto terminale di via Donato Somma, quello in cui la strada, dopo la lunga discesa iniziale, fa una bella curva ad S e si immette sull'Aurelia pochi metri prima di entrare in quel di Bogliasco. Proprio in quel tratto le auto, le moto e, appunto, i camion arrivano ad una velocità a dir poco eccessiva per una zona residenziale, con il cortile della chiesa proprio lì sotto, spesso gremito di bambini (catechismo e doposcuola). Si forma un comitato spontaneo di cittadini che inoltra al Comandante dei Vigili e al Comune una richiesta formale d'intervento.
Contemporaneamente un papà di un'alunna delle elementari fa un esposto al Comando dei Carabinieri di San Martino per «continue indiscipline stradali vicino alla scuola L. Manfredi». La risposta è la solita: «in relazione all’esposto presentato dalla S.V. [...] si comunica che – anche a seguito di interessamento di questo Comando – è prevista l’installazione di un impianto semaforico a richiesta pedonale. La pratica è attualmente all’attenzione della Direzione Mobilità – Settore Regolazione del Comune di Genova e l’opera è stata inserita tra le priorità per l’anno in corso». Urca. Entro il 2012??
All'area viene assegnato un tutor. Per tutti noi sarà l'amatissimo nonno Marco, che poi nonno non è neppure, ma è come se lo fosse stato davvero per tutti gli alunni della scuola. Anche per le maestre, i bidelli, i genitori. Una certezza. Una sicurezza, anzi! Una presenza talmente importante che finisce immortalato in una mostra fotografica sul piacere della lettura perché per gli studenti della Manfredi il nonno vigile è un adulto di riferimento imprescindibile. 
Le lezioni finiscono e in agosto una signora viene investita e uccisa sulle zebre di via Somma. 

Nel 2013, pochi giorni prima che inizino le lezioni, ancora un incidente mortale in via Somma, poco dopo l'incrocio con via Sant'Ilario in direzione levante. Muore un uomo di 43 anni. I genitori della scuola e i residenti ritornano all'attacco: sollecitano i Carabinieri affinché il loro dichiarato interessamento non marcisca sulla carta e propongono al Municipio la realizzazione di una adeguata segnaletica orizzontale. Il neonato Comitato Genitori dell'Istituto Comprensivo Quinto Nervi fa da cassa di risonanza, offrendosi addirittura di organizzare una squadra di volontari per la realizzazione di zebre rosse all'altezza dell'ingresso della scuola. A ribadire il concetto che nonostante tutto via Somma non eccelle per il numero di morti e che quindi bisogna avere più pazienza, il Comando specifica che «in tutta la via D. Somma, dal 18 settembre 2012 al 18 settembre 2013 sono stati rilevati n. 36 incidenti stradali di cui n. 21 con feriti. Nello specifico in prossimità dell’edificio scolastico (civici n. 66 e n. 71) sono stati rilevati n.2 incidenti stradali con ferito e n.1 incidente stradale senza ferito all’altezza del civ. n. 74 non insistenti sull’attraversamento pedonale zebrato». Insomma, o succede qualcosa di veramente apocalittico o la smettete di lamentarvi.

Contrariamente alle aspettative il nuovo presidente del Municipio manifesta una certa attenzione all'intera faccenda. La nuova amministrazione stanzia una bella sommetta per "rinforzare" la sicurezza degli attraversamenti pedonali: vernice rossa riflettente, lucine nell'asfalto, costruzione di ostacoli in cemento che impongono il rallentamento. Qualcosa arriva anche a Nervi e, nell'inverno del 2014, le strisce pedonali della Da Verrazzano e della Manfredi sono precedute da grossi triangoli rossi orizzontali.  
Giugno, scuole ancora aperte: muore un turista francese durante un incidente in via Somma, poco prima del semaforo di via Sant'Iario. Nell'incidente sono coinvolti anche tre ragazzi. Il tutor d'area è spostato sulle scuole di Piazza Duca degli Abruzzi, dove la situazione traffico non è rosea. Qualche genitore abbandona la battaglia. Altri ne intraprendono diverse. Rassegnazione.

Novembre 2015: grave incidente in via Somma, all'altezza delle serre Musante in direzione Genova. Coinvolti due ragazzi di 25 e 21 anni. Negli altri giorni, solite gincane sulle zebre di via Somma 73.

2016. Mentre si parla di mille cose e se ne realizzano altre tremila, un assessore del Municipio Levante mi comunica che l'impianto semaforico a chiamata di via Somma è arrivato alla fase conclusiva. Sorrido. Ho perso il conto delle promesse e degli incidenti. Ho un figlio in terza media e un altro in quinta elementare. La mamma testarda è uscita dalla vita scolastica. Idem per quel papà.

Gennaio 2017. Il semaforo.

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