Giunge all'epilogo una strana elezione per il rinnovo del Consiglio d'Istituto. Strana, perché a differenza delle precedenti, come avrete notato, ha avuto qualche accento da "vera" campagna elettorale.
La partecipazione alle urne da parte dei genitori del nostro comprensivo, alla fine, è stata massiccia.
Per quanto mi riguarda, oltre a ringraziare i tantissimi che hanno votato, i genitori che hanno partecipato alla kermesse fuori e dentro la lista "SIATE COMPRENSIVI!", mi tocca tornare su un episodio, non marginale per i miei valori di fondo.
Accantono ogni discorso sui contenuti, non è questo il posto e il momento. Sul punto: restiamo convinti delle nostre ragioni circa il modo con cui abbiamo organizzato la partecipazione genitoriale in un quartiere particolare, in anni difficili, di crisi, di scarse risorse, in cui abbiamo dovuto costruire da zero l'Istituto Comprensivo, all'insegna della costruttività e del volontariato. Il tutto affiancando la Scuola, aiutandola, anche a correggersi laddove serviva, a correggerci noi laddove ci serviva. Ora che quelle ragioni sono state premiate dalle urne, spegnendo gli accenni polemici, l'episodio cui accennavo merita un passaggio da parte mia.
Mosso dalla stanchezza, da questioni personali e da un certo stress sopravvenuto per alcuni inediti toni di quelle giornate, nel cortile della mia scuola, mi è capitato di perdere la pazienza. Mi è capitato di farlo all'indirizzo di un'altra candidata, e mi è capitato di farlo a voce alta. Questo non va bene, mai. Men che meno nei confronti di una donna, nel cortile di una scuola. Per questo rivolgo a quella candidata le scuse pubbliche, dopo quelle private già espresse sul momento.
Ci tenevo.
Lorenzo Calza
Quest'anno, come ogni anno, sono entrate nel nostro Istituto alcune decine di famiglie nuove. Fra queste, alcuni genitori hanno pensato di portare il proprio contributo attivo alla vita scolastica candidandosi come membri del C.I. Nell'Istituto da qualche anno vi è un gruppo affiatato di genitori attivi, che hanno fatto molto per la scuola, e che convergono nel decaduto C.I. e nel Comitato Genitori.
RispondiEliminaI nuovi candidati si sono prima affacciati al CG, che si è detto però estraneo al percorso elettorale; sono quindi naturalmente confluiti nella lista unica per le elezioni, senza poter supporre che vi fossero tradizioni locali e prassi consolidate che in qualche modo pretendevano un'assenza di auto-promozione dei canditati. I nuovi hanno in perfetta buona fede agito come indica sia la normativa (l' art 35 del decreto nazionale per le elezioni del CI illustra le modalità della prevista campagna elettorale) sia le comunicazioni dei dirigente. Si è cosi giunti pochi giorni prima delle elezioni a uno stato di fatto dove una parte dei candidati, e segnatamente l' ex presidente del CI stigmatizzavano l'eventualità di un'auto promozione, e pareva essere consenso nel gruppo “storico” sul fatto che occorresse rifarsi alla tradizione locale (che li favoriva nettamente) più che alla normativa in vigore. I nuovi candidati si sono sentiti sfavoriti e spiazzati, ne sono nate dapprima urbane richieste di apparire con equa opportunità sull'unico mezzo di comunicazione potenzialmente aperto (il blog genitori). Le richieste sono state rifiutate portando a un crescendo di reciproca sfiducia, gli uni attribuendo agli altri malafede e secondi fini, quando è invece possibile che entrambe le posizioni nascessero semplicemente da ciò che era sentito come “ovvio e giusto” nell'ambito della propria cultura (forse più locale l'una, più istituzionale l'altra). Tutto avrebbe potuto risolversi in un incontro (richiesto, ma non concesso) o in qualche malumore; si è arrivati purtroppo a un evento molto spiacevole, seguito da pubbliche scuse che pur essendo apprezzate lasciano un po' di amaro in bocca (ce ne corre da “perdere la pazienza” ad aggredire insultando, e almeno il riconoscimento del nome della malcapitata “candidata” forse era dovuto....). Si sono aggiunte in coda anche forzature nel corso delle votazioni, segnalate sul verbale elettorale...insomma diversi genitori, testimoni (e non) degli accadimenti, ritengono che una svolta ci debba essere.
Daremo (speriamo) un contributo alla maggiore partecipazione di tutti i genitori dell'Istituto, aprendo uno spazio di informazione che non sia un blog personale ma per esempio una pagina Facebook aperta a tutti. Un piccolo gruppo ci sta già lavorando.
Per ultimo, una considerazione.
Sono trascorsi diversi giorni dagli eventi, quel che è certo è che tutte le parti in causa (candidati, scrutatori, genitori, dirigente) sono desiderosi di null'altro che di poter girar pagina e considerare chiarito e superato l'accaduto, senza amarezze, per ripartire “ex novo”.
Con questo intento, sia per l'immagine dell'Istituto, che per una distensione fra “le parti” che vorrebbero ricongiungersi in un tutto, sarebbe un gesto molto apprezzabile da parte del C.I. la scelta simbolica di eleggere come Presidente del CI stesso un genitore estraneo alle tensioni verificate: tensioni che chiariremo a parte, speriamo, davanti a un bicchiere di vino a non a scuola.
Sabina Calogero
Sono molto d’accordo con quanti desiderino voltare pagina e ancor più con chi preferirà dedicare le proprie energie per rimboccarsi le maniche, pensando al bene dei nostri bambini e ragazzi.
EliminaSono anche d’accordo, in seguito ai fatti di cui siamo venuti a conoscenza, che l’elezione di un Presidente non coinvolto nei fatti accaduti potrebbe valere più di tante belle parole e rasserenare il clima.
Infine, sempre per contribuire a chiarire e lasciare alle spalle quanto accaduto, devo dire che il mio (minimo) volantinaggio alla Manfredi, oltre che ovviamente autorizzato dal D.S., era noto almeno ai membri del Comitato Genitori e mi pareva essere stato “accettato” ancor prima di essere effettuato, da frasi lette del tipo “ Mi risulta che ognuno si stia facendo le sue cosine a parte, come vuole, come può, e va bene così”. Da parte mia non si trattava di alcuna “battaglia” o provocazione, ma in effetti mi sembrava una cosa normale, ignaro che poco dopo mi sarebbero state fatte battute ironiche a riguardo.
Che si vada avanti con maggiore collaborazione possibile, magari ascoltando anche le nuove voci, e un particolare incoraggiamento ai nuovi eletti e a tutti coloro che dedicheranno altruisticamente tempo ed energie per l’Istituto.
Andrea Vallebona